I DE FILIPPO NEL NOME DI LUCA Era un predestinato. Aveva solo sette anni quando, nel 1955, in diretta TV dal Teatro Odeon di Milano, Luca De Filippo faceva il suo ingresso in palcoscenico in braccio a papà Eduardo. Quel ragazzino, con le mani dietro la schiena e il sorriso sdentato, veniva presentato come il capostipite di una “nuova generazione”, tenuto a battesimo nei panni di Peppiniello in Miseria e nobiltà . Un passaggio obbligato per tutti i membri della famiglia Scarpetta-De Filippo. Un onore, ma prima di tutto un onere. Forse troppo per le spalle di un ragazzino. Questo, tuttavia, era ciò che accadeva a tutti i figli dei grandi teatranti del Novecento. Un destino segnato. Un privilegio? Forse, anche se non basta essere “figli di” per riuscire nella vita. Ma in questo caso lo escluderei: perché Luca De Filippo non e...