Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2018
CHE "L'ULTIMA CORSA" RESTI SOLO UN FILM Stavamo per dire addio a "L'ultima carrozzella", per citare un noto film con protagonista Aldo Fabrizi. Invece il pericolo è momentaneamente scampato. Infatti, l' annunciata richiesta di soppressione delle "botticelle" romane - le caratteristiche carrozzelle trainate da cavalli, molto amate dai turisti - è andata in fumo per motivazioni tecnico-giuridiche, non dipendenti direttamente dal Comune di Roma. Ciò ha naturalmente suscitato, da un lato il disappunto degli animalisti - i primi a sostenere l'abolizione delle carrozzelle per salvaguardare la salute degli animali - e dall'altro la gioia dei vetturini romani - i conducenti delle botticelle. Vi confido che a me la notizia ha fatto molto piacere, perché penso che le carrozzelle ed i vetturini facciano parte della nostra storia, di una tradizione un tempo diffusissima in tutta la Penisola, ed oggi rimasta miracolosamente soltanto nella
ED IL GIORNO VERRA' Ci sono dei momenti in cui tutto sembra perduto. Non riusciamo a trovare un attimo di tranquillità e nulla sembra andare a nostro favore: abbiamo difficoltà con lo studio o sul lavoro, soffriamo per amore. Viviamo nell'incertezza, senza riuscire a prendere decisioni. Per di più, magari, sentiamo anche la mancanza di appoggio o - semplicemente - di comprensione da parte degli altri. In altre parole, tutto ci convince che non ci sia alcuna possibilità, che la situazione possa solo peggiorare e che (forse) siamo noi ad avere qualche problema, ed è per questo che tutto ci si ritorce contro. Ma dovremmo per un attimo distogliere lo sguardo da noi stessi e guardare fuori. Basterebbe affacciarci ad una finestra. Ci renderemmo subito conto che - nonostante la nostra tempesta interiore - la vita fuori continua. La nostra sofferenza non ferma il "divenire" delle cose - per dirla alla Eraclito: quel che capita a noi non ha certo bloccato il normale flu
UN MONDO LIBERO PER TUTTI: BUON 25 APRILE! Il 25 aprile del 1945 l'Italia è finalmente libera. Il CLN, il Comitato di Liberazione Nazionale - organo politico-militare coordinatore dei gruppi combattenti partigiani -, dà il via alle ultime operazioni di sgombero nelle principali città italiane ancora sotto occupazione nazista. Era la fine di un incubo. Un incubo cominciato due anni prima, l'8 settembre del 1943, quando il maresciallo Badoglio firmò il famoso Armistizio. L'Italia si divise in due: a Nord i nazifascisti con la Repubblica di Salò, a Sud Badoglio con i nuovi Alleati - inglesi ed americani I Nazisti passarono subito all'attacco, con eccidi e rappresaglie. La gente non ne poteva più. Era stanca di tutto quel sangue, di tutto quel dolore. Tutto per una guerra mai pienamente compresa. Nacquero così i partigiani: gruppi armati composti da uomini e donne, giovani e vecchi, militari e civili, cattolici e comunisti. Tutti insieme, tutti uniti per "resi
PENSO ED AMO, DUNQUE ESISTO "L'amore non vuole pensieri" - dice un antico detto napoletano. In pratica, per poter amare non bisogna avere "pensieri", ovvero preoccupazioni. Bisogna stare sereni, non avere problemi. Vorrei, però, fare una riflessione su questo punto: non è l'amore stesso ad essere un "pensiero", un problema? L'amore non è una cosa molto semplice da gestire: può essere la gioia più grande del mondo, ma anche la peggiore delle sciagure. Pensiamo ad un caso tipo: il sentimento non corrisposto. Quando ci innamoriamo, può andarci bene come può andarci male: quando cupido scaglia la famosa "freccia", questa va - come direbbero a Roma - " 'ndo coje coje ". In sostanza, non decidiamo noi di chi innamorarci, così come non possiamo certo "governare" i sentimenti altrui. Per cui, se ci innamoriamo e non siamo corrisposti, oppure la persona amata non ci fa capire quali siano le sue reali intenzioni
IL NATALE DI ROMA 2771 anni fa nasceva la Città Eterna. Secondo quanto riportato dallo storico Marco Terenzio Varrone, proprio oggi, il 21 aprile del 753 a.C. , Romolo - uno dei due gemelli salvati dalla lupa -, tracciando un solco con l'aratro, fondò Roma. Iniziò così la storia di una delle civiltà più longeve e straordinarie che siano mai esistite: quella romana. La locuzione latina "ab Urbe condita" - "dalla fondazione di Roma"- cominciò ad essere utilizzata a partire dall'imperatore Claudio, il quale decise di adottare ufficialmente la "cronologia varroniana" (sistema di calcolo del tempo, tutt'oggi utilizzato dagli storici) per il conteggio degli anni. Da allora, il 21 aprile diventò una occasione per onorare la nascita dell'Impero, per ricordare "come tutto ebbe inizio":  "Dies Romana", il Natale di Roma. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e la progressiva colonizzazione dell'Itali
IL "BENE COMUNE" CONTA ANCORA? 18 aprile 1948. Dopo il referendum del '46, dopo la firma della Costituzione, gli italiani sono chiamati al voto, il primo dopo la "liberazione". Sono anni difficili. Il mondo è diviso in due: da un lato gli Stati Uniti, dall'altro l'Unione Sovietica. L'Italia deve schierarsi. E lo fa con queste elezioni che vedono competere due schieramenti: da un lato la Democrazia cristiana, dall'altro il Fronte socialcomunista, ovvero Pci e Psi. Il primo è per l'alleanza con il blocco occidentale, il secondo per quello orientale. Fu una lotta dura. La campagna elettorale passò alla storia, con slogan che contribuirono non poco alla popolarità del partito cattolico (Dc): memorabile lo slogan "Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!", creato da Giovannino Guareschi. La vittoria è storia nota: con circa il 50% dei voti vince la Dc guidata da Alcide De Gasperi, lasciandosi alle spall
IL SARCHIAPONE E...LA CONOSCENZA C'è una scenetta teatrale molto divertente. È ambientata nello scompartimento di un treno, e vede protagonisti alcuni viaggiatori, che si trovano a discutere ed interrogarsi su uno sconosciuto - quanto improbabile - animale (da cui lo sketch prende nome): il sarchiapone. I protagonisti assoluti della scena sono Carlo Campanini e Walter Chiari, due attori che, all'epoca (gli anni '50), avevano dato vita ad un vincente sodalizio nell'ambito dell'avanspettacolo - dove questa scenetta nacque, con la funzione di intermezzo. Lo sketch raggiunse la popolarità grazie alla televisione quando, nel 1958, la pièce - interpretata da Campanini, Chiari ed Elvio Calderoni - venne rappresentata all'interno del programma Rai "La via del successo". La trama è la seguente: nello scompartimento di un treno, un viaggiatore (Campanini), infilando la mano dentro una cesta posta sulla cappelliera, finge di essere stato morso da qu
OTTANT'ANNI PER "LA DONNA PIU' BELLA DEL MONDO": CLAUDIA CARDINALE "Con quella bocca può dire ciò che vuole". Questa famosissima frase - con cui si concludeva un noto Carosello degli anni '50, con protagonista la bella Virna Lisi - credo calzi a pennello ad una grandissima protagonista del nostro cinema: Claudia Cardinale. Chi l'ha conosciuta - in video o dal vivo - certo non avrà dimenticato la sua bocca, il suo sorriso: spontaneo, immenso, gioioso. Mora, formosa, una bellezza tipicamente mediterranea, Claudia ha fatto girare la testa a centinaia di uomini - come Marcello Mastroianni, che le fece una corte spietata - ma non ha mai rinunciato alla propria autonomia ed indipendenza. Ha sempre dimostrato, invece, una grande forza di volontà e la voglia di cavarsela da sola. Nata a Tunisi, il 15 aprile del 1938, Claudia è figlia di emigranti siciliani (i nonni erano trapanesi) e, prima ancora di imparare l'italiano, conosceva perfettamente
OGNI ISTANTE È...FELICITA'! "Felicità! Vurria sapé ched'è chesta parola, Vurria sapé che vvò significà! " - così comincia una nota poesia di Totò.  Con questi pochi versi, l'attore e comico napoletano interrogava se stesso, chiedendosi cosa fosse questa "felicità", da tutti attesa, da tutti ricercata, ma - forse - da nessuno mai compresa appieno.  Di solito, quando si pensa alla felicità, si immaginano grandi cose: l'amore della vita, il successo professionale, una vita senza intoppi (possibile?), l'immunità dal dolore (impensabile!). E credo sia proprio questo l'errore che commettiamo tutti. Credere che la felicità sia qualcosa di immenso, straordinario, inimmaginabile. Qualcosa di talmente grandioso che, quando arriva, lo riconosci subito. Ma non penso sia così. Credo che la felicità, invece, sia un qualcosa di possibile e onnipresente nella nostra vita. È fatta di piccolezze, impercettibili, ma capaci di darci sollie
CONTINUIAMO A REMARE, BARCHE CONTRO CORRENTE, RISOSPINTI SENZA POSA NEL PASSATO Nessuno è immune dal ricordo: ricordiamo persone, luoghi, circostanze. Siamo legati a quello che eravamo e non siamo più. A ciò che potevamo essere e non siamo stati. Però, siamo anche portati a pensare al futuro. Speriamo che quel che "non è stato" potrebbe essere. Cambieranno le scenografie, gli attori e i copioni, ma magari la pièce, lo spettacolo dei nostri sogni, potrebbe essere messo in scena, prima o poi. Ed invece no. Più proviamo ad andare avanti, a cercare altrove, ad aver fiducia nel domani, più finiamo per ritornare col cuore e con la mente al passato, per cercare uno stimolo o - spesso - una consolazione. E così, come scrisse Francis Scott Fitzgerald nel finale del suo più celebre romanzo, "Il grande Gatsby" : "Continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato".
SEMPRE PER AMORE, MAI PER FORZA "È meglio un buon agricoltore per amore che un cattivo laureato per forza". Queste parole le pronuncia - in uno dei tanti romanzi - don Camillo, il burbero prete emiliano portato al successo cinematografico da Fernandel - e nato dalla penna dello scrittore Giovannino Guareschi. Il curato si rivolge ad una sua parrocchiana che aveva mandato in collegio il proprio figlio e - avendo avuto lamentele da parte del direttore riguardo la sua condotta - aveva chiesto al prete di parlarci, per convincerlo a studiare. Don Camillo lo fa, trascorrendo una giornata con lui e capendo, così, ciò che la madre non aveva intuito: il ragazzino, semplicemente, non si sentiva soddisfatto. Voleva vivere all'aria aperta, correre nei campi, occuparsi degli animali. Fare, in sostanza, il lavoro di tutti i suoi familiari: il contadino. Stare in un collegio, chiuso in una stanza a studiare, era per un lui una sofferenza enorme. Così, il parroco decise di ai
BUON COMPLEANNO PATTY:  L'ETERNA  RAGAZZA DEL PIPER! "Gli uomini preferiscono le bionde" - ricorda il titolo di un vecchio film. Tra queste "preferite" - a mio avviso - va sicuramente inclusa una grande artista (bionda) che oggi compie - a detta dell'anagrafe - ben 70 anni: Patty Pravo.  Esponente di spicco della canzone pop-melodica italiana, Nicoletta Strambelli - questo il suo vero nome - , mostra fin da subito una forte avversione alle regole e alle imposizioni. Ancora adolescente, abbandona le Calli e le gondole della sua Venezia per fuggire prima a Londra e poi a Roma - dove nascerà "Patty". Se - come ho detto in altre occasioni - la musica è in grado di fare storia, senz'altro la carriera e la vita di Nicoletta descrivono al meglio quell'epoca. Parliamo del 1965: sono passati gli anni del Boom Economico e si avvicina la crisi, con la "contestazione": i giovani cercano in tutti i modi di alzare la testa, di far s
L'ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI...MA NON AI SOGNATORI! Stamattina ho letto che ricorre il settantacinquesimo anniversario della prima pubblicazione de "Il piccolo principe"- famosissimo libro di Antoine de Saint-Exupéry, aviatore e scrittore francese. C'è una frase in quel libro molto conosciuta: "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". Queste parole - venutemi in mente ripensando al libro - mi hanno portato a fare una riflessione: ci sono delle cose che noi uomini, esseri razionali, non potremo mai conoscere se pensiamo di farlo col solo utilizzo del cervello. Perché, specialmente quando si parla di particolari questioni (sentimenti, passioni, desideri), la testa, il cervello, coi suoi meccanismi - oserei dire - da catena di montaggio, rigidi, freddi e ripetitivi, non sarà mai in grado di cogliere certe sfumature. È appunto il cuore - seguendo l'onda del momento, andando oltre le convenzioni - che ha la c
TOTO' DOTTORE CON LA LAURA : 5 APRILE 2017 Un anno fa l'Università Federico II di Napoli dava la famosa "laura" a Totò. Infatti - con la pergamena consegnata nelle mani di sua nipote Elena - venne conferita al Principe la laurea honoris causa alla memoria. Fu una cerimonia molto bella, emozionante, a cui ho avuto l'onore di partecipare. Per questo ho deciso di pubblicare oggi, in ricordo dell'evento, l'articolo da me scritto in quell'occasione. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Università Federico II – Dipartimento di Scienze Umane: laurea honoris causa alla memoria ad Antonio De Curtis, in arte Totò Esattamente 50 anni fa, il "principe della risata" si accomiatava. Il funerale, svoltosi nella Chiesa del Carmine, a Napoli, vide la partecipazione di personalità del cinema, dello spettacolo e di tanta gente comune che - per la prima volta i
CONOSCERE È RICORDARE Mezzo secolo. È passato mezzo secolo da quel 4 aprile del 1968 : Martin Luther King, pastore protestante nero, leader della propaganda non violenta a favore dell'integrazione tra i popoli (bianchi e neri) veniva ucciso da un cecchino, mentre rincasava nel suo motel - dopo aver partecipato allo sciopero organizzato dai netturbini locali - a Memphis, nel Tennessee. Si concludeva così il suo "dream", il suo sogno. "I have a dream" furono le quattro parole con cui aprì il suo famoso discorso a Washington, nel 1963. Parlava di un sogno di speranza : un mondo in cui tutti fossero uguali a parità di sesso, colore della pelle ed estrazione sociale. Sogno che, tuttora, in molti paesi, resta un'utopia. "Ciò che è accaduto accadrà" diceva Seneca. Ed infatti il passato è un eterno presente. Dopo di lui (King) altre persone si sono battute e si battono ancora per gli stessi ideali. Tanti altri hanno subito gli stessi soprusi degli