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Visualizzazione dei post da luglio, 2018
"LUNA ROSSA": TUTTO PUO' ACCADERE IN UNA NOTTE COME QUESTA "Ccà nun ce sta nisciuna", rispondeva la "Luna rossa" ad un uomo triste, in attesa della donna amata, in un brano napoletano conosciuto in tutto il mondo. Ebbene, se questa sera qualcuno chiederà alla Luna dove si trovi il proprio amore, il difficile per l'astro non sarebbe indicarci se c'è, ma quale effettivamente sia la persona che stiamo cercando.  Infatti, l'eclissi lunare prevista per oggi, a partire dalle 21:30, è un evento straordinario, che richiamerà molta gente. Un vero e proprio unicum per il nostro secolo! La luna rossa - cosiddetta per via del colore assunto - è un fenomeno che si ha nel momento in cui la Terra si frappone tra il Sole e la Luna, oscurandola completamente.  Ma non sarà soltanto questo il bello. Infatti, oltre alla luna, sarà visibile anche Marte, eccezionalmente vicinissimo al nostro pianeta in questi giorni.  Per cui, ovunque vi troviate - c
I SOLITI IGNOTI: LA SPERANZA ALL'ITALIANA 26 luglio 1958. Nelle sale italiane esce un film destinato a fare epoca. Una vera e propria pietra miliare della cinematografia italiana: "I soliti ignoti".                                        La banda degli "ignoti". Da sinistra: Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane,  Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. La regia è affidata ad uno dei più grandi maestri del nostro cinema, Mario Monicelli. Il cast, poi, oserei definirlo stellare. Tutti attori ed attrici destinati ad avere successo sul grande schermo: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane, Carla Gravina, Claudia Cardinale, Memmo Carotenuto. Per non parlare della straordinaria partecipazione di Totò. Il film - il cui titolo originale doveva essere "Le madame", poi cambiato perché considerato offensivo nei confronti delle forze dell'ordine - narra la storia di un gruppo di ladrunc
GIOVANNINO GUARESCHI: L'ITALIA DI DON CAMILLO E DEI BUONI SENTIMENTI "Comunque, è sempre infinitamente più facile essere semplici che essere complicati". Fu lui a dirlo. E di sicuro pensava a se stesso. Perché Giovannino Guareschi - giornalista, scrittore e vignettista - senz'altro non era una persona facile. Un omone alto, grosso, con un bel paio di baffoni, dal volto buono e burbero allo stesso tempo, sanguigno e generoso, come la sua nativa Emilia, terra alla quale sarà sempre legato, e che racconterà nelle sue opere. E - forse - proprio questo suo essere complicato, convinto nelle sue posizioni, lo ha portato a morire quasi in solitudine, il 22 luglio di cinquant'anni fa. La sua salute era già compromessa. Stava male, ma continuava a lavorare, come sempre, ai suoi scritti, nonostante le porte del giornalismo si fossero chiuse per lui, quando, nel 1954, pubblicò - in buona fede - delle presunte lettere secondo le quali Alcide De Gasperi - leader della
UN VINCITORE È UN SOGNATORE CHE NON SI È MAI ARRESO È passato un secolo. Era il 18 luglio del 1918 quando a Mvezo, un piccolo villaggio del Sudafrica, nasceva Nelson Mandela. Probabilmente, quando il piccolo Madiba - come veniva chiamato nel suo clan - nacque, nessuno avrebbe immaginato cosa la vita avesse in serbo per lui. Eppure, se in cento anni - tanti, troppi - qualche cosa nel mondo è cambiata, gran parte del merito è suo. Nelson Mandela mostrò immediatamente un forte senso della libertà. A ventitré anni, per sfuggire ad un matrimonio combinato, fuggì con il cugino a Johannesburg, dove prese una laurea in legge. Fu proprio in quegli anni - anni '40 - che cominciò ad interessarsi di politica, attivandosi in prima persona contro la segregazione razziale, l'apartheid, che impediva ai neri di poter partecipare alla vita politica e civile.  Fu così che Nelson cominciò a portare avanti il suo sogno: un Paese uguale per tutti. Cominciò col suo mestiere, l'avvocato,
IL TORMENTONE: L'ISTANTANEA DELL'ESTATE   "Una rotonda sul mare, il nostro disco che suona..." in altre parole: l'estate. Perché l'estate è musica, mare, sole e - perché no- anche amore. Ed anche se - come cantava Fred Bongusto nello stesso brano - lei, nel momento del ricordo "non è qui con me", poco importa. La magia di quei momenti, di quelle emozioni più cocenti del sole a mezzogiorno, resta. Indubbiamente la musica ha sempre rappresentato l'estate. Bastano pochi versi e qualche nota per far riaffiorare in noi piacevoli ricordi: la casa al mare in cui passavamo l'infanzia, la prima "cotta", le feste serali con gli amici. E ci sono particolari canzoni che, in assoluto, sono in grado di descrive la nostra estate più di qualsiasi documentario o manuale: i tormentoni. Brani orecchiabili, musicalmente briosi e, soprattutto, ballabili. Si tratta di canzoni che spesso hanno avuto una vita breve, scalando rapidamente le classi
SANDRO PERTINI: "IL" PRESIDENTE DEGLI ITALIANI "Il presidente, dietro i vetri un po' appannati, fuma la pipa...il presidente pensa solo agli operai sotto la pioggia". Questa frase - tratta dal brano "Sotto la pioggia" di Antonello Venditti - sintetizza in poche parole la personalità del presidente con la p maiuscola, il più ricordato, il più amato - ma anche criticato - di sempre: Sandro Pertini. Sembra quasi di vederlo, proprio dietro una finestra, con la sua amata pipa. Col fumo che sale su a coprirgli il volto, incorniciato da un paio di grossi occhiali oscurati, e caratterizzato da quella espressione seria, onesta, cordiale. Sono passati ben quarant'anni dalla sua elezione a Presidente della Repubblica, in un anno difficile, qual era il '78: l'apice di un decennio di sangue e stragi. Le elezioni erano cominciate il 29 giugno, dopo le dimissioni del presidente in carica, Giovanni Leone, appartenente alla Democrazia cristiana. Pe
CIAO CARLO, HAI FATTO RIDERE UN'ITALIA CHE NON AVEVA PIU' MOTIVI PER FARLO  Ha cercato di ridar lustro alla "commedia all'italiana". Produzioni che hanno visto la "firma" di veri e propri pilastri del cinema, quali Dino Risi, Mario Monicelli e Stefano Vanzina (in arte Steno). E considerando che i sopracitati signori erano - a mio avviso - inimitabili, direi che Carlo Vanzina, insieme al fratello Enrico, ha dato il meglio di sé pur di onorare le sue "illustri" origini. D'altra parte, dal figlio di Steno e da un allievo di Monicelli, non potevamo aspettarci altro. Ed ora che se n'è andato, sicuramente troppo presto, a causa di una malattia contro cui da tempo lottava, la malinconia che c'avvolge è quasi fisiologica. Carlo è stato in grado di raccontare l'Italia, i suoi vizi e le sue virtù, come i "padri" del nostro cinema avevano fatto, cercando però di adeguarsi ai tempi. Sono molte le produzioni che portano la
UN BACIO NEL CUORE Il professor Bellavista - alias Luciano De Crescenzo - inseriva gli inglesi tra "i popoli di libertà" e non tra quelli "d'amore". Eppure, proprio in Gran Bretagna, ben ventotto anni fa, è stato scelto un giorno per celebrare quello che viene considerato, indiscutibilmente, il simbolo dell'amore: il bacio. Ma non è soltanto questo. Pare sia molto di più che un normale gesto d'affetto: il bacio mette in moto una cospicua parte dei nostri muscoli, mantenendoli in allenamento, è un ottimo antistress ed antidepressivo. In sostanza, oltre ad essere un vero e proprio atto d'amore e di tenerezza, esso fa anche bene alla nostra salute. D'altra parte, come metterlo in dubbio. L'amore stesso allieta la nostra vita, di conseguenza anche la sua espressione più alta e poetica. Ce l'hanno insegnato il cinema, la letteratura, l'arte, la musica: dai "basia mille" di Catullo per la sua Lesbia, a "Il bacio"
GRAZIE PAOLO, OVUNQUE TU SIA! Sembra impossibile, eppure è già passato un anno. Ricordo perfettamente il momento in cui appresi la notizia sul web: Paolo Villaggio, morto? Come era possibile? Quasi non volevo crederci. Perché per me lui, nonostante non l'avessi mai conosciuto, era come un amico. Un compagno di giochi, col quale trascorrere pomeriggi stupendi. Ormai parecchi anni fa, dopo la scuola - a volte boicottando anche lo studio - mi piazzavo davanti la tv, inserivo il vhs nel videoregistratore, ed erano ore di risate assicurate. Tra i tanti "miti" che avevano l'onore di far parte dei miei preferiti (come Alberto Sordi) c'era anche lui, Paolo Villaggio, spesso protagonista, a volte coprotagonista insieme ad altri simpatici interpreti. "I pompieri", "I pompieri 2: missione eroica", "Le Comiche" 1,2 e 3 con Renato Pozzetto, "Fracchia la belva umana". L'indimenticabile e meraviglioso "Io speria
LA NOTTE CI INSEGNA A VIVERE! È un appuntamento importante, la notte. Ci si ritrova "a tu per tu" con la propria coscienza. È l'unico momento in cui si apprezza davvero la solitudine. Personalmente adoro la notte. Mi piace uscire di notte, ma anche restare in casa, sveglio, magari a leggere o a scrivere. Oppure starmene in una stanza da solo, al buio, dietro una finestra. Contemplare in silenzio: il cielo stellato, i profili delle case illuminate dalla luna, le finestre accese nei palazzi, i contorni delle strade disegnati dai lampioni. Nella notte tutto si dissolve: preoccupazioni, dubbi, delusioni quotidiane, paure e moti d'ira. Ogni remora scompare. Quell'enorme buco nero che sembra inghiottire tutto, anche noi stessi, è in realtà un vero e proprio rifugio. Al sicuro di quel manto nero, che ci avvolge, che ci abbraccia, ci sentiamo liberi: di pensare, sognare, amare. La notte sembra tranquillizzarci. Sembra dirci: non temete, tutto si sistema. Quel