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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018
IL PAPA BUONO  "La vera pace è tranquillità nella libertà". Era questo che desiderava Papa Giovanni XXIII: pace e libertà per tutti. Era un conservatore, ma alla base del suo pontificato - cominciato esattamente sessant'anni fa, il 28 ottobre del 1958 - c'era soltanto l'augurio di un mondo unito, dove ciascun popolo comunicasse con l'altro e nel rispetto reciproco. E la prima condizione per la pace era la libertà: economica, sociale e di parola. Il piccolo Angelo Roncalli lo sapeva bene, lo aveva provato sulla propria pelle. Nato a Sotto il Monte, un paesino del bergamasco, il 25 novembre del 1881, era figlio di contadini. Riuscì a studiare da prete grazie all'aiuto economico dello zio, che si fece carico del suo avvenire.  Studiò prima al seminario minore di Bergamo e poi, grazie ad una borsa di studio, all'Apollinare di Roma. Nel 1904 venne ordinato sacerdote, e l'anno dopo divenne segretario del vescovo di Bergamo, Giacomo Radini-Tede
"FATECE MAGNA', MA CHE CE FREGA!" "La vita è una combinazione di magia e pasta" - disse una volta Federico Fellini. Effettivamente, non possiamo dargli torto. Se è vero che la magia, la fantasia ci aiutano a vivere, anche la pasta - specialmente per noi italiani - è una componente essenziale. Senza contare che è uno dei prodotti per cui siamo conosciuti in tutto il mondo. Ed oggi, 25 ottobre, per la ventesima volta (la prima nel 1998), si celebra in varie parti del mondo la "Giornata Mondiale della Pasta". Ma quest'anno arriva una novità molto importante. Gli endocrinologi hanno sfatato un mito: la pasta non fa male. Ovviamente tenendo conto di alcune accortezze, la pasta è un alimento molto importante per il nostro equilibrio nutrizionale. Secondo gli esperti, consumando pasta preferibilmente integrale, cotta al dente e non eccessivamente condita, assumiamo le energie necessarie al nostro organismo, senza rinunciare al gusto e al piacere
SI SPENGONO LE "CANDELE" MARELLI Non è la prima e forse non sarà neanche l'ultima. Eppure, questa mattina, l'apprendere la notizia della cessione definitiva della "Magneti Marelli" - azienda produttrice di componenti per auto - da parte della Fiat-Chrysler, mi ha profondamente turbato. Per uno come me, appassionato di meccanica, motori ed "affini" - come direbbe Totò -, non è certo piacevole rendersi conto che le industrie che hanno fatto la storia della meccanica italiana siano ormai in mani straniere. Da tempo abbiamo detto addio alla "Pirelli" e alla "AnsaldoBreda" (grande azienda produttrice di veicoli ferroviari nel Sud). Qualche settimana fa hanno perso gli illustri natali italici anche i motocicli della "Moto Morini". Ed ora è il turno della "Magneti Marelli". Nata nel 1919 a Sesto San Giovanni (Milano), da un accordo tra la "Ercole Marelli" - azienda milanese produttrice di apparec
L'UOMO DEVE SOGNARE PER SALVARSI "Se puoi sognarlo puoi farlo". Lo disse Walter - detto "Walt" - Disney, il papà di Topolino e di molti altri personaggi di fantasia. È un motto che incita a credere di più nella realizzazione dei propri progetti: ciò che possiamo "architettare" nei pensieri, possiamo davvero crearlo nella realtà. Qualcuno potrebbe obiettare che questo può essere vero nel mondo dei cartoni animati, dell'immaginazione - in cui Disney lavorava -, ma non nella realtà. D'altra parte, crescendo, noi stessi ci rendiamo conto che la vita è tutt'altro che semplice. Questo, però, non vuol dire che essa sia "impossibile". È vero: la vita è dura, ed a volte anche complicata, ma non per questo dovremmo convincerci che sia tutta una presa in giro. Io, personalmente, credo che Walt Disney avesse capito tutto. Credo che tutto, o quasi, sia possibile e per tutti. E lo dico pur sapendo che non sempre è così. Ma vale la pena
RITA HAYWORTH: "IL SOGNO" DI TUTTI CHE RINUNCIO' AL PROPRIO Era il desiderio proibito di tutti gli uomini del mondo. Un' icona di bellezza e sensualità. Ma come tutte le "pin-up", Rita Hayworth restò legata al ruolo di "figurina" del piacere. Per tutti, infatti, è sempre stata "Gilda", protagonista dell'omonimo film di Charles Vidor, del 1946. I boccoli rossi, lo sguardo magnetico e gli attillati vestiti di seta, fecero di Rita l'ideale di donna: desiderata dagli uomini, ed invidiata dalle donne. La definirono "Dea dell'amore", "L' atomica" - dopo che la sua immagine finì su di un ordigno atomico sperimentale -, ma Rita, quella "vera", reale, non la conosceva nessuno. Era una donna fragile, bisognosa d'affetto. Le sue relazioni, i suoi molteplici matrimoni - tra cui quelli con Orson Welles e con il principe ismailita Aly Khan -, furono la ragione per cui il cinema la rese uno ster
PAPA GIOVANNI PAOLO II: "NON ABBIATE PAURA DEL FUTURO" "Se mi sbaglio mi corrigerete". Chi, tra i milioni di fedeli presenti in San Pietro od incollati davanti alla tv, quella sera del 16 ottobre di quarant'anni fa, non si è commosso nell'udire queste parole? Ma anche chi allora non era presente, ed ha potuto comunque ascoltare la registrazione di quel discorso: fatto di parole semplici, confidenziali e pure. Con quel semplice gesto, proveniente dal cuore, Papa Karol Wojtyla conquistò tutti. Come aveva conquistato la sua gente, nella sua Polonia. Terra nella quale visse gran parte della sua vita. Prima a Wadowice, dove nacque - il 18 maggio del 1920 -  e poi a Cracovia, dove si trasferì con il padre - dopo la prematura scomparsa della madre e del fratello, medico. Lì cominciò a studiare all'università, apprendendo la storia, la letteratura e la filologia polacca, e intraprendendo lo studio del francese - una delle tante lingue da lui conosciute e
SALIRE È FACOLTATIVO, SCENDERE È OBBLIGATORIO Arriva sempre il momento di decidere. Si può meditare, riflettere quanto si vuole, ma poi ci tocca scegliere. E spesso, capita di fare la scelta sbagliata, di pentirsi delle parole dette, delle azioni compiute. Lì viene il difficile: ci si rende conto di aver fallito e si avrebbe voglia soltanto di scappare, di fuggire via. Come Mattia Pascal - il personaggio dell'omonimo libro di Luigi Pirandello - che, deluso dalla propria vita, sfrutta il fatto di esser stato riconosciuto in un cadavere e decide di abbandonare tutto, assumendo un'altra identità, quella di Adriano Meis. A chi non è capitato? Il problema è che la fuga non serve a nulla e non risolve alcunché. Sbagliare è lecito, può capitare, ma non è la fine del mondo. Senza contare che, non si fa mai nulla in maniera proprio avventata. Qualsiasi azione, anche se solo per qualche istante, ci deve essere apparsa come giusta nel momento in cui abbiamo deciso di compierl
ADDIO A VENANTINO VENANTINI: LA "PENNELLATA" CHE FA LA DIFFERENZA Quando un film piace, quando ha successo, il merito è senza dubbio del regista e dello sceneggiatore: sta a loro individuare la storia giusta e metterla in piedi. Il grande merito, però, va agli attori. Sono loro a dar forma alla storia, rendendo vivi e verosimili dialoghi e personaggi dattiloscritti su un copione. E quando parlo di attori, mi riferisco a tutti. Dai protagonisti fino alle comparse, anche quelle che appaiono per pochi secondi in una scena o recitano soltanto qualche battuta. Ed è proprio con un ruolo del genere che, nel 1953, Venantino Venantini - attore marchigiano, scomparso oggi all'età di ottantotto anni - si affacciò al cinema. La pellicola era una simpatica commedia di Steno, "Un giorno in pretura", col mitico Peppino De Filippo ed Alberto Sordi.  Alto, smilzo, prestante, ha interpretato il suo primo "vero" ruolo in "Odissea nuda" di Franco Rossi,
UN SORRISO È GRATIS...MA VALE TANTO! "Con un sorriso m'hai rimesso al mondo, con un sorriso solo". Aveva ragione Gino Paoli: un sorriso è in grado di "rimettere al mondo", di restituirci alla vita. Quel semplice gesto, che fa muovere in sincrono bocca guance ed occhi, è davvero capace di smuovere una montagna di tristezza e malinconia. Il sorriso è l'arma più potente che abbiamo a nostra disposizione. Possiamo donarlo a qualcuno, e renderlo felice, ma possiamo anche sfruttarlo a nostro vantaggio, per ricordarci che i primi ad averne bisogno siamo noi. Sorridere serve prima di tutto a combattere il male, a non temere mai nulla e a superare le avversità. Oggi, primo venerdì di ottobre, ricorre la "giornata del sorriso": auguro a tutti di ricevere un sorriso da parte di chi vi vuole bene. Ma, soprattutto, invito tutti a donarne uno. Ritornando su Gino Paoli, "Un sorriso è gratis": non costa nulla, ma vale tanto.
IL NOSTRO "LIBRO CUORE" Da bambino - qualche annetto fa - mi regalarono "Il libro dei perché" di Gianni Rodari. In quel testo, il noto giornalista e scrittore, cercava di rispondere ad una serie di domande fattegli dai "piccoli lettori" che seguivano le sue rubriche giornalistiche. "Perché il mare è salato? Perché si nasce? Perché il cielo è blu? Perché si sogna?" - sono solo alcuni dei tanti interrogativi posti a Rodari, a cui solo lui sapeva rispondere in maniera impeccabile: col suo inconfondibile stile - prosa in rima - ironico, fantasioso ed esaustivo. Sappiamo benissimo tutti, essendoci passati, che a quell'età sono mille le domande che ci frullano nella testa. Si dice - e in parte è vero - che col passare degli anni, con la crescita, il nostro desiderio di sapere diminuisca. Cominciamo a non stupirci più di nulla, diventiamo più indifferenti e meno soggetti alla meraviglia. Però, non neghiamolo, chi non desiderebbe
ADDIO A CHARLES AZNAVOUR: "IL POETA CHE NON SCORDERAI..." Se Frank Sinatra era "The Voice", " La Voce", a mio avviso, Charles Aznavour poteva benissimo essere definito "The Soul", "L'Anima" della musica. Perché la sua anima, con i suoi sentimenti più profondi e sinceri, emerge chiaramente dai suoi testi e dalle sue interpretazioni. Canzoni bellissime, piene d'amore puro e di passione. Passione espressa in sette lingue diverse, da un uomo di origine armene, nato a Parigi, e divenuto famoso in tutto il mondo. Quest'oggi, purtroppo, "L'Aime" - conviene esprimerci in francese, dato il personaggio - , l'anima della musica internazionale, dopo una lunga carriera cominciata alle soglie del Dopoguerra, abbandona il suo corpo per raggiungere i "cori celesti". Mi piace immaginarlo lassù, in cielo, tra le nuvole, ad allietare gli angeli con le sue note. Magari cantando la mia preferita, "She&quo