CIAO, CARO FRANCO! Quando, come tutti, ho appreso del male contro cui stava lottando, sono rimasto attonito. Volevo scrivere qualcosa per lui, fargli sentire la mia vicinanza. Poi mi sono detto: meglio fare di più. Scrivere una recensione del suo ultimo libro, il racconto delle guerre a cui ha assistito da inviato e la sua "guerra", quella contro il mesotelioma, utilizzando parole-chiave. Pensavo sarebbe stato un gesto importante, più di qualunque frase di circostanza. Ebbene, giovedì ho comprato finalmente il suo libro, a Napoli, città che ci lega. Appena ventiquattro ore dopo, senza neanche il tempo di leggere una pagina, Franco Di Mare se ne è andato. Non ci potevo credere, ancora non ci posso credere. Sappiamo tutti che quello lì, il mesotelioma, è una condanna senza possibilità d'appello. Sappiamo tutti che ne era consapevole e che ciononostante si mostrava fiero, dignitoso e apparentemente sereno. Ma nessuno, credo, si sarebbe aspettato che se ne andasse via così,