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Visualizzazione dei post da novembre, 2023
  ANNA MARCHESINI: TRA GENIO E SREGOLATA IRONIA  Sarebbero stati settanta oggi. Pochi, considerando le odierne prospettive di vita, ma tanti se si considera l'immensa mole di personaggi, tra teatro e televisione, presentati sempre con quel sorriso di scherno proprio di lei e dei suoi allegri compari. Anna Marchesini ci ha regalato emozioni, ironia dissacrante, siparietti indimenticabili assieme a Massimo Lopez e Tullio Solenghi ai tempi di quel Trio che nessuno avrebbe mai voluto si sciogliesse, tra Dolores che invitava Pedro a bere qualcosa, e una Lucia Mondella particolarmente " sprint ", accanto a una Monaca di Monza baffuta e un Renzo molto " swing ".  Ma Anna non è stata soltanto questo. Ha scritto libri, poesie, pièce teatrali, ha interpretato Aristofane e Cechov, tra l'Eliseo di Roma e il Piccolo di Milano. Di certo noi ricordiamo maggiormente le parodie del Tg1, l'ammiccante psico-sessuologa (magistralmente resa da chi si era laureata per davvero
  BUON COMPLEANNO, LINA! Una  femmena , nel senso più gentile del termine. Una femmena verace e audace. Napoletana dentro e fuori, nei segni di un volto che ha vissuto tutto. Amore, successo, passioni, vite. Dal teatro del "padrino" Eduardo alla tragedia di Medea di Euripide, dal cinema con Nanni Loy ("Cafè Express", "Mi manda Picone") alla televisione, tra fiction e show serali. Lina Sastri ha compiuto settant'anni, la maggior parte dei quali trascorsi a cantare, con la sua voce dolcemente arrochita, o a recitare.  Settant'anni vissuti senza riserve, al servizio della sua amata Napoli, che sembra specchiarsi nel suo sguardo tagliente tra bellezza e contraddizioni. "LINAPOLINA", incrocio del suo nome con quello della sua città, è il titolo di uno spettacolo musicale di qualche anno fa che spiega forse al meglio quale sia il suo legame con quella città da cui "fuggì"  diciassettenne per andare a Roma e diventare attrice. Ne è pa
  VIVIEN LEIGH: IL "DOMANI" NON MUORE MAI "Dopotutto, domani è un altro giorno". Una frase diventata un modo di dire, con il suo indimenticabile primo piano: un volto di porcellana rigato da lacrime sgorganti dal suo triste sguardo violaceo. Vivien Leigh è per la maggior parte del pubblico Rossella, la protagonista di "Via col vento", un kolossal che ha fatto epoca e che la consacrò per sempre alla fama mondiale. Ma in quella frase di chiosa, Vivien Leigh ha condensato un po' la sua breve e intensa esistenza, volta sempre al domani, a un futuro speranzoso.  Nata centodieci anni fa - il 5 novembre 1913 - a Darjeeling, in India, da genitori inglesi benestanti, Vivien Leigh frequentò i più prestigiosi collegi europei prima di iscriversi alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, per realizzare il suo sogno: diventare attrice. Esordì al cinema con piccoli ruoli, mostrando subito una grande presenza scenica e un talento senza eguali, ma fu il teatro a da