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Visualizzazione dei post da agosto, 2018
... SORRIDI PERCHE' È ACCADUTA!  "L'estate sta finendo e un anno se ne va". Oramai ci siamo. Possiamo dire addio, anche per quest'anno, alla bella stagione. Anche se, ufficialmente, l'autunno comincerà solo tra una ventina di giorni. Ma evitiamo inutili illusioni. Settembre è arrivato: le spiagge cominciano a sfollarsi, gli ombrelloni si chiudono, e i bagnini "tirano i remi in pattino". Molti villeggianti sono già rientrati. Altri, invece, sono in viaggio verso casa, sulle nostre strade ed autostrade ormai sgombere dal caotico traffico delle scorse settimane. Alcuni si godono gli ultimi giorni di ferie, altri sono già al lavoro. Ci sono gli studenti fuorisede che - dopo essersi goduti il meritato riposo con amici e parenti - stanno rientrando nelle proprie sedi universitarie, magari anche in ansia per qualche esame impellente. E poi ci sono i giovanissimi che fra un po' rientreranno a scuola - quest'anno prima del solito. Un leggero
MICHAEL JACKSON: ICONA DELLA MUSICA DI TUTTI I TEMPI È stata una delle figure più rappresentative nel panorama artistico mondiale del XX secolo. Una leggenda, e non solo della musica. Perché Michael Joseph Jackson , "The King of Pop" - "Il Re del Pop", non era semplicemente un grande cantante. Era un autore, un attore, un musicista, un ballerino, un uomo di spettacolo che ha lasciato il segno. Ha tracciato un confine: si può dire che, dopo di lui, nulla è stato come prima. La sua influenza, artistica e culturale, è stata di una portata tale da rivoluzionare completamente il modo di fare musica. Oggi Michael - quel bambino di colore, ricciuto, nato a Gary, nell'Indiana, a quaranta chilometri da Chicago - avrebbe compiuto sessant'anni. Se la morte non se lo fosse portato via nove anni fa, il 25 Giugno del 2009, a Los Angeles, dove morì per un attacco cardiaco provocato da un' intossicazione da Propofol - farmaco che aveva assunto per dormire. Sul
 "L'OMINO COI BAFFI" DELLA TV CORTESE   "L'omino coi baffi" era il papà della Moka Bialetti. Ma c'è un altro "omino" dai baffi folti e dal volto bonario e rassicurante, divenuto un vero e proprio simbolo della televisione italiana. Anche grazie alle molteplici imitazioni di cui è stato "vittima" nel corso della sua longeva carriera televisiva. Perché, se oggi compie ben ottant'anni - nacque a Roma il 28 agosto del 1938 -, Maurizio Costanzo ne ha trascorsi più della metà dietro le telecamere. I suoi programmi, fatti di interviste, "chiacchiere da salotto" ma anche forte impegno sociale, fanno parte ormai della cultura del nostro Paese. E la volontà, l'entusiasmo di Maurizio - che si sta preparando ad una nuova stagione televisiva - sono ancora le stesse di quel ragazzino che cominciò la propria carriera di giornalista al quotidiano "rosso" "Paese Sera", nel 1956. Ha spaziato dalla carta st
ALBINO LUCIANI: IL SORRISO DI DIO "Neppure Cristo è riuscito ad accontentare tutti. Non prendiamocela troppo se non riusciamo noi". Sembra strano, eppure a pronunciare queste parole fu proprio Papa Giovanni Paolo I. Sembra strano perché, se c'è un uomo - perché questo era, prima ancora che un prelato - che ha dato tutto se stesso per gli altri, senz'altro quell'uomo è lui: Albino Luciani. E prima ancora di essere eletto Papa, il 26 agosto di quarant'anni fa, quando, intorno alle diciannove e trenta, la famosa "fumata bianca" si mescolò alle nuvole dissolvendosi nei cieli di Roma. Albino nacque a Canale D'Agorno - un piccolo paese di montagna del bellunese, in Veneto - il 17 ottobre 1912. Entrò in seminario giovanissimo, nel 1923: prima a Feltre e poi a Belluno. Ordinato sacerdote nel 1935, cominciò la propria missione nella parrocchia di Canale. Il suo sogno, la sua massima aspirazione era quella: lavorare in parrocchia, occuparsi dei pi
CIAO ANTONIO! Con grande amarezza ho appreso della scomparsa di Antonio Pennarella, attore napoletano. A molti di noi, forse, il nome non dirà nulla. Ma se dico "Nunzio Vintariello", il boss della camorra della soap opera di Raitre, "Un posto al sole", credo che i più capiranno a chi mi riferisco. Perché è stato proprio quel ruolo a dare ad Antonio la meritata notorietà nazionale. L'apice di una carriera cominciata in teatro, nella sua Napoli, dove è riuscito ad emergere artisticamente, arrivando a ricoprire, piccolo ruoli sì, ma di grande spessore. Col suo volto spigoloso, oscuro, lo sguardo intenso, fascinoso ha interpretato personaggi complessi in molte produzioni cinematografiche, soprattutto di genere drammatico. Negli ultimi dieci anni è stato molto attivo in televisione: ha partecipato a "La squadra", "La nuova squadra", alla terza stagione della fiction "Capri". Ha anche vestito i panni del boss dei casalesi Michele Z
AUGURONI LUCIA' E GRAZIE ASSAJE! Ho avuto il piacere di incontrare Luciano De Crescenzo sei anni fa, alla presentazione di un suo libro, a Napoli, da "Loffredo" ( libreria ormai chiusa). Ricordo che ero emozionatissimo! Alla fine della presentazione lo avevano fatto accomodare su una poltroncina, dove chi voleva poteva avvicinarsi per avere un autografo. Io ero l'unico presente al di sotto dei quarant'anni. Mi firmò la copia del libro, me lo consegnò e poi, con un sorriso, agitò la mano, chiudendola a pugno e riaprendola in segno di saluto, come a dire "Statt' buono" - "Stai bene". Dal suo sguardo ho capito che era contento di vedermi lì, visto che ha più volte dichiarato di scrivere soprattutto per noi giovani. E, devo dire, non siamo tantissimi a seguirlo, ma ci siamo. Soprattutto quelli a cui la filosofia non è mai andata molto a genio. Non è il mio caso, in quanto adoro questa materia fin dai tempi della scuola, ed ho semplicemente &
ALBA AD ALTA QUOTA Ore quattro del mattino. Scendo dal letto su "chiamata", dopo il vano tentativo - un'ora prima - di scattare in piedi al suono della sveglia, che invece ho spento senza rendermene conto, riaddormentandomi. Il profumo del caffé e il borbottio della macchinetta aiutano il risveglio dei sensi costretti, loro malgrado, a questa levataccia. Tempo di vestirsi, indossare gli scarponi e saliamo sul fuoristrada. Obiettivo: vedere l'alba in montagna, a circa 2000 metri di altezza. Le previsioni meteo non promettono bene. Già in strada si vedono lampi in lontananza, ma la pioggia era prevista in tarda mattinata. Dopo aver percorso la strada provinciale 26 - che da Lagonegro (PZ) conduce a Moliterno (PZ) - sforzandoci di mantenere gli occhi aperti, arriviamo alle pendici del Monte Sirino, il nostro obiettivo. Lasciamo la provinciale e ci inerpichiamo per la strada che conduce in cima - dove vi è il Santuario della Madonna della Neve (Madonna di Sirino) -
LE STELLE STANNO AD ASPETTARE!  "È una notte con qualcosa di speciale". Così definiva Lorenzo Jovanotti la notte del 10 agosto: quella di San Lorenzo e delle stelle cadenti. E noi non possiamo certo dargli torto, visto che la notte che ci apprestiamo a vivere è uno degli spettacoli più attesi dell'estate. Che poi - astronomicamente parlando - lo sciame di Perseadi che passerà sopra le nostre teste non si possa definire una pioggia di stelle vere e proprie, poco importa. Ciò che conta è che facciano il loro dovere: aiutarci a realizzare i nostri sogni. Che l'uomo abbia da sempre rivolto lo sguardo al cielo è storia nota: hanno cominciato i primi ominidi preistorici, chiedendosi cosa ci fosse oltre quel buio immenso, puntellato di luci. Poi i Greci e i Romani, che vedevano nei fenomeni celesti la manifestazione della volontà degli Dei. Ma il firmamento ha anche ispirato decine e decine di poeti. E come non poteva suscitare "ispirazione" il fenomeno d
VIVERE È ANCHE CONSERVARE I PROPRI RICORDI Alzi la mano chi non ha mai ceduto alle lusinghe della nostalgia. Quella irrefrenabile tendenza - romantica e sentimentale - a guardarsi indietro. Penso sia successo a tutti. Perché ciascuno di noi è legato inevitabilmente al proprio passato fatto di speranze, emozioni, ricordi - a volte piacevoli, altre meno. Ma solitamente, quando siamo un po' giù, quando ci sentiamo tristi, sono sempre i pensieri più lieti a venir fuori dall'oblio dell'animo per farci compagnia. Pensiamo che il tempo abbia cancellato tutto, ma non è così. Perché in realtà sono sempre stati lì, dentro di noi. Nascosti nel profondo del nostro cuore, in attesa di essere cercati. Magari il presente non ci soddisfa, il futuro sembra non promettere nulla di buono e così finiamo per rimpiangere le gioie passate. È in quel preciso istante che cerchiamo rifugio nei ricordi: amicizie perdute, amori finiti o mai decollati, persone che non sono più accanto a noi p
IL CAMPO VOLO FANTASMA Un rettangolo di terreno, contornato da monti e racchiuso tra due conche. Una conformazione perfetta per accogliere aerei in atterraggio e decollo. Si trova a Magorno, frazione di Montesano Sulla Marcellana (SA), nel Vallo di Diano. Questa valle, nel 1943, per pochi mesi, ha ospitato un campo d'aviazione nazista. Ho avuto occasione di visitare il luogo circa tre anni fa. Percorrendo a piedi la valle, l’emozione è forte. Il terreno, oggi erboso, è perfettamente orizzontale. Probabilmente è stato livellato, ma la particolare forma delle due conche, alla testa e alla coda del campo - che sembrano esser state realizzate apposta per l’uso - sono del tutto naturali. Inoltre, la direzione del vento da una conca all’altra si prestava bene alle operazioni di decollo e di atterraggio. Il campo - almeno fino a qualche anno fa - è rimasto inalterato. La zona è paludosa. Nei periodi più piovosi dell’anno il terreno è sommerso dall’acqua, il cui live