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 PINO LOCCHI: “L’ANIMA” DEI GRANDI

Era un uomo piccolino, ma quella voce, potente, seducente e ammiccante, sovrastava la sua minuta essenza, mai priva di eleganza e buon gusto. Pino Locchi è stata THE VOICE del doppiaggio italiano. Voce ufficiale di grandi attori, nazionali e internazionali. 



Uomini affascinanti e dal fisico statuario. Volti dal sorriso malandrino e la faccia da schiaffi. Divi dagli occhi limpidi e penetranti. Che si incarnasse nel corpo di un “povero ma bello” come Maurizio Arena, negli abiti sdruciti di Terence Hill, nello smoking bianco di Sean Connery nei panni di 007 (ma anche di Roger Moore) oppure nel corpo ambrato e aitante di Sandokan (Kabir Bedi), “l’anima” di Locchi trovava in loro completezza. Un attore brillante, bambino prodigio, che nel doppiaggio trovò la propria consacrazione e quella di grandi e piccoli attori che non sarebbero stati gli stessi senza le sue prodigiose “corde”. A cento anni dalla sua nascita, vi invito a leggere al seguente link un ampio articolo che gli dedicai qualche tempo fa.

https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2024/11/pino-locchi-la-voce-era-una-voce-grande.html

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