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YVONNE SANSON: UNA DONNA MODERNA


Ha riso, pianto, amato, odiato, gioito, sofferto. Il tutto rigorosamente in scena. Il tutto attraverso i suoi grandi e intensi occhi scuri. In quegli occhi si è specchiata una generazione intera che con lei si è emozionata, con lei ha lottato contro le ingiustizie dell’esistenza umana e con lei ha vissuto quelle esperienze. 



Perché Yvonne Sanson, formosa e bella come una dea, greca d’origini ma italiana d’adozione, è stata per molti un simbolo. Un simbolo di coraggio, di forza, di riscatto femminile. “Pupilla” del regista Matarazzo, accanto ad Amedeo Nazzari, la Sanson si è fatta portavoce di tutte quelle donne che hanno sempre dovuto combattere per proteggere se stesse dai mali del mondo, dalle bassezze della vita. La sua bellezza, la sua grazia, messe in risalto anche in generi diversi (efficace nel ruolo di maliarda seduttrice con Totò ne L’imperatore di Capri) rimangono però legate al melodramma e a un filone cinematografico rivalutato soltanto molti anni dopo. Eppure, se tralasciamo le trame, i contesti, i rapporti donna-uomo, moglie-marito, madre-figlio, e riguardiamo oggi quei film, ci accorgiamo come quelle “vesti” femminili magistralmente indossate da Yvonne Sanson siano ancora attualissime, oltre che emblema perfetto di quanta determinazione, quanta passione, quanta tenacia ci siano sempre stati in una donna. Al link seguente, nell’ampio articolo che le dedicai nel ventennale della scomparsa, troverete citate alcune delle pellicole che l’hanno resa una star. Si trovano facilmente (e senza alcun costo) in rete. Riguardiamole: nel centenario della sua nascita, questo è il più bel regalo che le si possa fare.

https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2023/07/yvonne-sanson-leroina-del-melo-e-stata.html


P.S. dedico con affetto questo articolo a mia nonna Assunta, grande appassionata dei film di Yvonne Sanson e Amedeo Nazzaro, e anche lei esempio di forza, tenacia e coraggio.


A.M.M.


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