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 PAOLO CARLINI, L'ELEGANZA DI UN SORRISO GENTILE


La memoria che bella cosa che è. Salvo quando non viene esercitata verso chi, dopotutto, ha fatto di tutto pur di lasciare un segno. Paolo Carlini, grande interprete del palcoscenico e della tv, è tra i tanti artisti italiani spesso dimenticati, offuscati dalla nebbia del tempo. Eppure la sua epopea artistica fu ricca di soddisfazioni. Romagnolo, di Santarcangelo - dove nacque il 6 gennaio 1922 -, Carlini iniziò la sua carriera ancora ventenne, dividendosi tra palcoscenico e set cinematografico. 



Alto, elegante e sorridente, si esibì nei più prestigiosi teatri nazionali, portando in scena la sua recitazione misurata. Al cinema ottenne molti ruoli, ma mai di primo piano, nonostante abbia partecipato a pellicole di un certo pregio, nazionali e non ("Vacanze romane" di Wyler). La sua popolarità è legata soprattutto al piccolo schermo, dove prese parte a numerose opere di prosa e a celebri sceneggiati, ottenendo un notevole successo soprattutto in coppia con Lea Padovani ("Antonio e Cleopatra", "Il romanzo di un giovane povero"). La sua morte improvvisa - sopraggiunta, nel 1979, per una trombosi cerebrale - fece calare definitivamente il sipario sulla sua vita, e da allora di lui si è praticamente smesso di parlare. Anche per questo, ad un secolo dalla sua nascita, voglio ricordare Paolo Carlini riproponendovi l'articolo da me redatto tre anni fa, in occasione dei quarant'anni dalla scomparsa. Un buon modo per ricordare un grande interprete dal sorriso gentile.

L'articolo è fruibile al seguente link:

https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2019/11/paolo-carlini-sorriso-e-simpatia-in.html

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