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 MAGALI NOËL, LA VENERE D'OLTRALPE


In lei si fondevano oriente e occidente, sole e luna, bellezza e fascino, sensualità e ironia. Perché Magali Noël non è stata soltanto una donna piena di grazia e talento. È stata anche un simbolo di fusione di culture ed etnie. Nacque infatti in Turchia, il 27 giugno 1931, da genitori francesi. Nel suo sguardo, tagliente come una lama e splendente come i diamanti più pregiati, si celava l'anima di un' artista poliedrica, in grado di cantare e ballare oltre che di recitare.



Iniziò la sua carriera come artista nei café-chantant parigini, poi passò al teatro e alla rivista, dove ottenne grande successo. Ma la vera fortuna arrivò negli anni '50, quando il suo fisico statuario e i suoi occhi ammaliatori approdarono sul grande schermo.

Il suo primo film importante fu il poliziesco "Rififi" (1955) di Jules Dassin, che la impose come interprete di rilievo nel suo paese. Ma il suo volto da "femme fatale" divenne tra i più amati non solo nel cinema francese ma anche in quello nostrano.


Magali Noël in "Rififi" (1955) di Jules Dassin.


Magali Noël recitò molto nel nostro Paese, soprattutto a cavallo tra gli anni '50 e '60. Venne diretta in film comico-farseschi da registi come Mastrocinque e Amendola, ma ottenne ruoli di primo piano anche in pellicole di differente spessore, come alcune delle principali opere di Federico Fellini, soprattutto l'autobiografico "Amarcord" (1973), dove la Noël interpretava la "Gradisca", il sogno proibito dei giovani riminesi. 


Magali Noël con Antonio Cifariello in "A qualcuna piace calvo" (1960) di Mario Amendola.


Tuttavia brillò soprattutto nella commedia nazionale per la sua spontaneità recitativa. Importante segnalare la sua straordinaria interpretazione di Cleopatra, perduta tra le braccia di un esilarante e romantico Marc'Antonio/Totò nella parodia peplum di Fernando Cerchio "Totò e Cleopatra" (1963).


Magali Noël con Totò in "Totò e Cleopatra" (1963) di Fernando Cerchio.


Dalla fine degli anni '70, tuttavia, la sua parabola artistica andò via via declinando, pur partecipando ancora a qualche pellicola - soprattutto in Francia - fino ai primi anni Duemila. 


Magali Noël in "Amarcord" (1973) di Federico Fellini.


Il segno, però, Magali Noël seppe lasciarlo, tanto è vero che al momento della sua scomparsa - avvenuta in una casa di cura nel Sud della Francia, il 23 giugno 2015 -, l'attrice venne ricordata anche per le sue numerose interpretazioni sul suolo italico.

E oggi, a novant'anni dalla sua nascita, sarebbe davvero ingiusto da parte nostra non dedicarle un pensiero. Sarebbe ingiusto nei confronti del contributo dato al cinema italiano, in corpo, sguardo e talento, da questa bellissima venere d'oltralpe.



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