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 UN "FENOMENO" CHIAMATO JIMMY



Una faccia da fesso. Una faccia da fesso unica al mondo. Sono queste le parole che uscirono spontanee a Totò quando, impegnato nelle riprese del film "Gambe d'oro" (girato in Puglia, a Cerignola), si trovò davanti quel faccione buffo in mezzo a tante altre comparse. Era il 1958 e il volto di Luigi Origene Soffrano, in arte Jimmy il Fenomeno, si preparava a diventare il più famoso della storia del cinema italiano. Da quel momento, lasciata la provincia di Foggia e la sua Lucera - città in cui nacque novant'anni fa, il 22 aprile 1932 -, Jimmy il Fenomeno si trasferì a Roma divenendo la mascotte ufficiale di Cinecittà. 




Non c'è film, non c'è set in cui Jimmy il Fenomeno - nome d'arte suggeritogli dalla produttrice Vania Protti, moglie di Teddy Reno - non sia apparso. Oltre cento pellicole nella lunga carriera che va dagli anni '60 ai primi anni '90. Dal musicarello con Mina ("Io bacio...tu baci") e Little Tony ("Riderà (Cuore matto)") alla commedia farsesca con Totò ("Il monaco di Monza"), dalla "commedia all'italiana" ("La voglia matta") al poliziottesco "trash" con Tomas Milian ("Squadra antitruffa", "Assassinio sul Tevere"), fino ai dozzinali film della commedia sexy con "insegnanti", "soldatesse" e "liceali" fin troppo audaci e succinte. 



In alto, Jimmy il Fenomeno con Mina in "Io bacio...tu baci" (1961) di Pietro Vivarelli.
In basso, con Totò ne "Il monaco di Monza" (1963) di Sergio Corbucci.



Per non parlare poi di cult della commedia degli anni '80, come "Il ragazzo di campagna" e "Fico d'India" con Renato Pozzetto, "Il bisbetico domato" e "Segni particolari: bellissimo" con Adriano Celentano, e perfino una breve apparizione in "Acqua e sapone" di Carlo verdone. 


In alto, Jimmy il Fenomeno in "Segni particolari: bellissimo" (1983) di Castellano & Pipolo.
In basso, ne "Il ragazzo di campagna" (1984) degli stessi registi.



Poche sequenze, caratterizzate dalle sue smorfie facciali, la risata folle e quelle movenze buffe che hanno consacrato Jimmy il Fenomeno alla leggenda. Una grande consolazione per chi aveva fatto del cinema la propria esistenza. Fuori dal set, lontano dai riflettori, la sua vita si spense lentamente. In precarie condizioni economiche e aggrappato alla sua sedia a rotelle (per problemi di salute, negli ultimi anni, non poteva più camminare), Jimmy il Fenomeno concluse la sua esistenza in una casa di cura per anziani a Milano, dove se ne andò il 6 agosto 2018. Quella faccia da fesso, però, resta indimenticabile. Continua a dominare decine e decine di fotogrammi di film più o meno leggendari, frammenti di comicità unici, impreziositi dalla presenza di un grande non-attore. Quel "fenomeno" chiamato Jimmy.

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