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 LUCIA MANNUCCI, LA "GENTIL VOCE" DEL QUARTETTO CETRA


Swing, gorgheggi e ironia. Erano questi i principali ingredienti della "ricetta Cetra". Una ricetta fatta di allegria e comicità, di vocalizzi e di note, di melodia e armonia. Ma per favorire l'amalgama c'era anche un ingrediente segreto: Lucia Mannucci. La sua "gentil voce", così calda, armoniosa e seducente, rendeva tutto più bello e più dolce. Se non fosse entrata in quel quartetto nel 1947, probabilmente i Cetra non sarebbero stati gli stessi.




Virgilio Savona, Tata Giacobetti e Felice Chiusano non avrebbero avuto il medesimo successo senza la loro "signorina", così dolce e spigliata, così diplomatica da tenere a bada i suoi boys creando un gruppo affiatato in grado di sopravvivere anche alla morte dei suoi componenti. Alla fine degli anni '80, infatti, dopo la scomparsa di Chiusano e Giacobetti, lei e il marito rimasero gli unici custodi della memoria dei Cetra. Una tradizione conservata gelosamente, tra studi sul canto popolare (passione condivisa con suo marito) e qualche disco per bambini ("Filastrocche in cielo in terra"), fino alla fine dei suoi giorni, sopraggiunta dieci anni fa, il 7 marzo 2012. Ebbene, per ricordare Lucia Mannucci voglio riproporvi l'ampio articolo da me redatto due anni fa, in occasione del centenario della sua nascita. 

L'articolo è fruibile al seguente link:

https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2020/05/mannucci-la-signorina-cetra-una-nuvola.html

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