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 DHIA CRISTIANI: SUADENTI EMOZIONI


La voce, nel cinema, ha sempre avuto un ruolo preponderante. Non solo perché ci consente di vedere un film straniero pur non conoscendo la sua lingua d'origine, ma anche perché proprio con essa un personaggio acquisisce precise sfumature, in grado di consegnarlo alla storia. Ebbene, un secolo fa esatto, nasceva "l'anima" di gran parte delle dive del secolo scorso, ma anche di numerose attrici nostrane: Dhia Cristiani. 



La sua storia cominciò al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove giunse dalla natia Dovadola, in Romagna, diplomandosi e intraprendendo la sua carriera come attrice. Graziosa, delicata non solo in voce ma anche in volto, la Cristiani iniziò con il teatro. Lavorò con  Andreina Pagnani e Carlo Ninchi, e prima della Seconda guerra partecipò a numerose pellicole tra cui "Ossessione" (1943) di Visconti, accanto a Massimo Girotti. 


Dhia Cristiani con Massimo Girotti in "Ossessione" (1943) di Luchino Visconti.


A fare la sua fortuna, però, fu soprattutto la voce, tanto che nel Dopoguerra si dedicò quasi principalmente al doppiaggio cinematografico, entrando a far parte della celebre Cooperativa Doppiatori Cinematografici (CDC). Il suo timbro così caldo e appassionato animò i volti delle più belle attrici del cinema del tempo: da Anne Baxter ad Esther Williams, da Joan Collins ad Angela Lansbury. Ma prestò la propria voce anche a numerose attrici italiane che, un tempo, venivano doppiate. 


Alcune dive doppiate frequentemente da Dhia Cristiani. Da sinistra, Anne Baxter, Esther Williams ed Angela Lansbury.


Tra le tante Yvonne Sanson, in molti dei melodrammi interpretati in coppia con Amedeo Nazzari, e Silvana Pampanini. Tanti volti per una sola voce che al pari di altre grandi doppiatrici, come Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi e Wanda Tettoni, celò la propria immagine dentro una cabina di doppiaggio fino alla fine, sopraggiunta il 17 luglio 1977.


Yvonne Sanson (a sinistra) e Silvana Pampanini, due tra le attrici nostrane a cui la Cristiani prestò spesso la propria voce.


Credo che, oggi come allora, siano in pochi a ricordare il suo volto, nonostante abbia avuto una breve parentesi come attrice. Anche per questo è per me un piacere oltre che un onore dare finalmente un volto alle sue indimenticabili corde. Espressione suadente e passionale di grandi interpreti del cinema mondiale, nonché origine e fine delle nostre più belle emozioni.

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