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OTTANT'ANNI PER "L'EREDE" MARIANO RIGILLO

Ottant'anni di vita, più della metà trascorsi su un palcoscenico: Mariano Rigillo è senza dubbio uno dei più longevi artisti del teatro italiano.
Alto, elegante, dal sorriso gentile, ha guadagnato ancora più fascino con il passare degli anni, dando prova delle sue doti artistiche non solo dietro il sipario, ma anche sul piccolo e sul grande schermo.


Nato a Napoli il 12 settembre del 1939, comincia a recitare nella sua città quando è ancora un ragazzino. Dopo il diploma all'Accademia D'Arte Drammatica di Roma, esordisce in teatro nei primi anni sessanta. Ha partecipato a centinaia di pièce, spaziando da Seneca a Bertold Brecht, da Shakespeare a Pirandello.  Indimenticabile la sua interpretazione in "Masaniello" di Elvio Porta, nel 1974.
 Allievo di Giuseppe Patroni Griffi, con cui lavorò per anni sul palcoscenico, esordì al cinema proprio diretto da lui, nel celebre "Metti, una sera a cena", del 1969.
Tuttavia, nonostante alcuni ruoli di rilievo (come quello di "Nino Bixio" in "Bronte: cronaca di un massacro..." di Florestano Vancini, nel 1972), l'attore non ha mai avuto ruoli da protagonista, pur avendo partecipato a diverse pellicole dagli anni '70 ad oggi.




                                                      Un giovane Mariano Rigillo in "Dov'è Anna?".


La sua popolarità è invece legata all'attività televisiva. Nel corso della sua carriera ha preso parte a molteplici sceneggiati , come "I racconti del faro" (1967) e "Dov'è Anna?" (1976),
e a numerose fiction televisive Rai, come "Capri 3" (2010) e "I bastardi di Pizzofalcone" (2017),





                                          Da sinistra Mariano Rigillo, Lucia Bosé e Shel Shapiro in "Capri 3".



Oltre ad occuparsi delle nuove "leve" del palcoscenico - dirigendo da tre anni la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Napoli - Mariano Rigillo, a dispetto dell'età, continua ad essere in prima linea anche come attore. Recentemente (lo scorso marzo) è apparso nella fiction Rai "Mentre ero via", con Vittoria Puccini e Giuseppe Zeno.



                                        Mariano Rigillo con la moglie Anna Teresa Rossi ne "La brocca rotta".


In teatro, invece, dopo il successo de "La brocca rotta" di Heinrich von Kleist, per la regia di Giuseppe Dipasquale, è attualmente impegnato con "Il mercante di Venezia" di Shakespeare,
per la regia di Giancarlo Marinelli.
Inoltre, Mariano Rigillo festeggia quest'anno ben sessant'anni di carriera, già onorata questa estate con il Premio alla Carriera "Ad Maiori 2019" - cerimonia organizzata da TeatroEducazione.
E per celebrare la doppia ricorrenza, stasera e domani al Maschio Angioino di Napoli, Rigillo metterà in scena lo spettacolo "Il mio cuore è nel Sud", diretto da Pierluigi Iorio, in cui riproporrà una serie di brani tratti dal suo repertorio. Cose in grande, insomma, per festeggiare al meglio un indiscusso "erede" della tradizione teatrale partenopea.


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