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Visualizzazione dei post da marzo, 2025
BRUNO PIZZUL: IL CALCIO BELLO, IL CALCIO VERO « Tutto molto bello », ripeteva spesso durante le sue telecronache. E in fondo aveva ragione. Perché se si escludono i vizi e le follie dei giocatori, se si elimina tutto quanto di brutto c’è dietro  il mercato del calcio, se si guarda soltanto allo sport, quello che tutti noi, almeno una volta, abbiamo provato in strada, prendendo  a calci un pallone, allora il calcio è bello. È bello soprattutto perché si basa sul gioco di squadra, sul  fare di necessità virtù, sul valorizzare ciascun membro del gruppo per le proprie potenzialità.  È bello perché divide, tra campionati, squadre  e goleador, ma unisce anche: tutti davanti al televisore per vedere giovani prestanti alle prese con passaggi, cross, dribbling ed  evoluzioni fantasiose. Per Bruno Pizzul era « molto bello » soprattutto perché, dall’alto della tribuna stampa, da una visuale privilegiata, riusciva  a seguire il pallone con lo sguardo, oltre che c...
TUTTO “ Il Resto ” È…GIOIA! Care lettrici e cari lettori, vi confesso che alle volte non è semplice. Ci sono momenti in cui mi chiedo: chi me lo fa fare? Che senso ha scrivere cose che,  potenzialmente, non interessano a nessuno o meglio, seppur interessano, sono cose di cui si può fare a meno? Mi succede  soprattutto nei giorni in cui l’ispirazione sembra non esserci affatto, in cui gli sforzi da fare per mettere in fila pochi concetti sensati sono tanti,  specialmente quando si tratta di esprimere una opinione su qualcosa o di fare una riflessione personale su un evento passato, piuttosto che del ricordo di un personaggio così come di un compleanno speciale.  Alla fine non ricevo alcun compenso per quanto faccio,  se non la mia personale soddisfazione e il gradimento di chi trova il tempo per leggere quanto scrivo. Però c’è sempre qualcosa che mi   spinge ad andare avanti, a scrivere anche quando non vorrei farlo. E sebbene più di una volta abbia desistit...
CIAO, ELEONORA! « Certe volte mi chiedo come sia possibile che una persona fondamentalmente buona come Dio, possa accettare che accadano delle cose  tanto brutte ». Lo diceva nelle vesti di Nadia, la tipica ragazza anni ’80, spigliata, risoluta e amante di Lucio Dalla, sicuramente il suo personaggio più  amato. Ce lo chiediamo anche noi, adesso: come è possibile che Dio abbia permesso che Eleonora Giorgi, una donna forte, amante della  vita, se ne sia andata via così, consumata a poco a poco da un male contro cui ha dimostrato di avere coraggio? Una risposta non c’è, o forse  ci potremmo limitare a rispondere proprio come Manuel/Sergio, ovvero Carlo Verdone in quel piccolo grande capolavoro che è Borotalco :   « Dio è tutto indecifrabile ». Purtroppo dobbiamo accettarlo, ma non con rassegnazione, con una consapevolezza: Eleonora Giorgi ha “vissuto”  fino alla fine.  Se agli esordi, tra film erotici e commedie sexy, si è “rivelata” in tutta la sua natur...
JOE SENTIERI: “URLA” D ’AMORE , “SALTI” DI GIOIA  « Io, uno dei tanti/Io, che non ho niente ». Forse in quella canzone, divenuta un successo internazionale ed eseguita da grandi artisti,  era racchiuso il senso di tutto. Perché Joe Sentieri era “una delle tante” voci della Genova del Dopoguerra, dove nacque un secolo  fa, il 3 marzo 1925. Una voce, potente, uno di quegli Urlatori che tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ‘60 cambiarono gli schemi   di un mondo musicale melodioso e armonico. Non perché non ci fosse armonia nelle sue canzoni, anzi. Ma nei brani di Sentieri - da   Vorrei baciarti a Quando vien la sera passando per È mezzanotte -   oltre al sentimento c’erano anche l’allegria, la giovinezza e la passione   di un’epoca musicalmente perfetta dove l’amore andava “urlato” a squarciagola.  Un passato da scaricatore di porto nella città del faro,   l’amore per la musica nato cantando e strimpellando un mandolino, gli esordi come...
ALBERTO CASTAGNA, L’UOMO DELL’AMORE « All you need is love », tutto quello di cui hai bisogno è l’amore. Lo cantano i Beatles , lo urlano nella sigla del programma televisivo  che ha consacrato quest ’uomo  a un successo tanto grande quanto effimero, nella sua vita bruciata in poco tempo proprio come una passione fugace. Ma Alberto  Castagna, di amore, ne ha avuto e dato tanto. Forse perché, con un cappello di lana in testa e al volante di un piccolo camper, è andato in giro per   l’Italia come un novello Cupido alla ricerca di cuori infranti da ricomporre, di storie d’amore da ricucire come vestiti strappati dalla rabbia e   dalle incomprensioni. O forse, più semplicemente, perché era un uomo gentile, dal sorriso grande sotto i baffi biondi, che nei gloriosi anni ’90 della Tv   commerciale ha rappresentato uno dei tanti volti (da Costanzo a Sandra e Raimondo passando per Corrado) che riuscivano a intrattenere in  maniera semplice e genuina.  I su...