ROMOLO VALLI, UN UOMO DI SCENA
L’esordio col Miles gloriosus di Plauto, il “Piccolo” di Milano con Strehler e una tournée in Sudamerica. Il repertorio pirandelliano tra maschere, volti e profili psicologicamente definiti nella indimenticata Compagnia dei Giovani, con Rossella Falk e Giorgio De Lullo.
Romolo Valli è uno di quegli interpreti che il teatro nazionale ha perso troppo presto, strappato alla vita da un incidente stradale lungo la via Appia Antica, di ritorno dall’ultima replica di Prima del silenzio di Giuseppe Patroni Griffi. Forse un cattivo presagio di ciò che sarebbe accaduto dopo: il silenzioso vuoto provocato dalla morte di un artista che non rappresentava semplicemente, ma viveva ciò che interpretava, con eleganza, savoir faire e modestia. Perché il cinema, sotto la direzione di Visconti, Leone, De Sica e Monicelli, gli aveva dato quel barlume di celebrità che il grande schermo concede, ma sono state le tavole del palcoscenico, conquistate, calcate, baciate dalla fortuna di chi ha talento e gli viene riconosciuto, a renderlo ciò che è stato: un uomo di scena. Al link seguente vi ripropongo un articolo che gli dedicai qualche tempo fa, per conoscere, onorare o semplicemente rammentare, a cento anni esatti dalla sua nascita, Romolo Valli e la sua parentesi artistica, ricca di grandi emozioni.
https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2020/02/romolo-valli-oltre-il-silenzio-fu-un.html
A.M.M.
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