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 DONNA LUISA, L'ANIMA IN SCENA


Il Teatro Sannazaro, piccolo tempio della cultura napoletana, rinacque grazie alla sua passione e al suo talento. La sua Napoli le tributò in vita molto di più di quello che si è fatto dopo la sua scomparsa, avvenuta trent'anni fa, il 30 gennaio 1994, per un malore. Perché Luisa Conte era Luisa Conte, e per lei ogni regola veniva sovvertita con piacere. 



Classe 1925, nata in una famiglia di artisti, esordì nella compagnia Cafiero-Fumo ancora adolescente, mettendo subito in evidenza le sue grandi potenzialità. Dopo essersi esibita in Sud America accanto a Nino Veglia, che diventerà suo marito, Luisa Conte venne scoperta da Eduardo De Filippo che le offrì parti di rilievo in celebri commedie. Ma, come dicevamo, Luisa Conte era Luisa Conte, e non aveva bisogno d'altro se non di se stessa per brillare. La ricostruzione del Sannazaro, riaperto nei primi anni '70, la vide impegnata in prima persona, con il marito e la figlia Brigida, nella diffusione del teatro popolare napoletano, passando dalle commedie di Petito a quelle di Viviani, affiancata da Nino Taranto, col quale diede vita ad un lungo e felice sodalizio. Perché dietro un grande uomo, c'è sempre una grande donna, e donna Luisa, grande, lo era per davvero. Una grande attrice e una grande anima, in scena fino alla fine, per amore e devozione all'arte.

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