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 ADDIO, FRANCO!


"Che sarà, che sarà/da domani si vedrà!". È il caso di dirlo. La musica piange, la cultura piange. Piange quell'Italia che ha cantato quelle canzoni così allegre e spensierate. Franco dei "Ricchi e Poveri" se n'è andato, ad ottant'anni compiuti neanche due settimane fa. Con lui scompare un uomo gentile, schivo, sempre un passo indietro rispetto all'esuberante effervescenza di Angela e del "bell'" Angelo.




La brunetta e il biondo, oltre la "Bionda" Marina che lasciò il quartetto a metà anni '70. Franco, però, con la sua ironia sottile, il baffo folto, l'aria da impiegato, più che da cantante di una band, ha saputo portare il suo savoir faire  e la sua gentilezza in canzoni che hanno fatto la storia della musica nazional popolare. Canzoni che abbiamo cantato tutti, almeno una volta: da "Sara perché ti amo" a "Mamma Maria", passando per "Che sarà" e "La prima cosa bella". Con la sua morte, si chiude un'altra pagina di musica e di vita. Che sarà? Da domani si vedrà. Ma da oggi, di sicuro, anche noi saremo un po' più "poveri". Addio, Franco!

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