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 ENZO TURCO, "GRANDE" DIMENTICATO


Il ruolo della "spalla", nel cinema come in teatro, è stato sempre molto delicato. Ci vuole attitudine, ironia, prontezza di riflessi e battute. Un mestiere vero e proprio, nato sulle tavole del palcoscenico e trasposto sul grande schermo. Enzo Turco, in questo, è stato uno dei migliori. Un attore brillante, un ottimo caratterista, ma soprattutto un grande "incassatore", in grado di reggere il confronto con mostri sacri della comicità napoletana, come Totò e Nino Taranto. 



Turco iniziò la sua carriera negli anni '30, nei teatri della sua Napoli - dove nacque l'8 giugno 1902 -, nell'ambito dialettale. Fu per anni in compagnia con Nino Taranto, al cui fianco recitò anche sul piccolo schermo. 


Enzo Turco con Nino Taranto nello sketch "I due amici" di Scarnicci e Tarabusi nel varietà televisivo
"Un due tre" (1955).


Lavorò poi molto con Erminio Macario, nella rivista, anche quella musicale, esibendosi al fianco della "Wandissima" Osiris in "Gran Baraonda" di Garinei & Giovannini. Tuttavia, Enzo Turco fu anche un ottimo autore, cimentandosi nella scrittura di sketch comici (spesso assieme a Guglielmo Inglese, altro grande dimenticato) e sceneggiature. Ma a decretarne il successo fu il cinema, dove nel Dopoguerra si mostrò quale valido caratterista in numerose commedie, soprattutto al fianco di Totò. 


Da sinistra, Enzo Turco, Wanda Osiris e Gianni Agus nella rivista musicale "Gran Baraonda" (1952) di Garinei & Giovannini.


Indimenticabile il ruolo di don Pasquale, fotografo squattrinato che invia l'amico scrivano Felice /Totò a comprare ogni bendidio con la speranza di impegnare un vecchio e logoro paltò in "Miseria e nobiltà" di Mario Mattòli. O ancora Carluccio "l'uomo di ferro", il finto guappo che scappa a gambe levate di fronte alla forza sovraumana del falso turco/Totò in "Un turco napoletano", sempre di Mattòli. 


In alto, Enzo Turco con Totò in "Un turco napoletano" (1953). In basso, sempre con Totò, in "Miseria e nobiltà" (1954). Entrambi i film sono diretti da Mario Mattòli.



Negli ultimi anni, poi, molto frequenti furono le apparizioni televisive, prendendo parte anche a numerosi sceneggiati come "Le avventure di Laura Storm", con Aldo Giuffré e Lauretta Masiero, e "Joe Petrosino" con Adolfo Celi e Maria Fiore. Ma naturalmente, la sua immagine rimase per sempre legata alla grande commedia napoletana, alle pellicole con Totò e ad una recitazione appassionata, colorita e brillante che dopo la sua scomparsa - avvenuta il 7 luglio 1983 - è stata a poco a poco dimenticata. E questo non va bene. Perché Enzo Turco è stato un grande interprete dell'arte partenopea, e nei cuori di noi appassionati, a centoventi anni dalla sua nascita, un posto di rilievo nei ricordi lo merita anche lui.

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