Passa ai contenuti principali
ENNIO MORRICONE: IL "SOTTOFONDO" DELLE NOSTRE VITE

Ha scritto oltre 500 colonne sonore per cinema e tv. Melodie straordinarie ed indimenticabili che ormai ci appartengono. Perché Ennio Morricone - che oggi compie novant'anni - ha dedicato metà della sua vita alla musica da film. Fin dal 1955, dopo il diploma in tromba al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, quando cominciò a scrivere le primissime musiche.


La grande popolarità, però, arrivò a cavallo tra gli anni '60 e '70, grazie al sodalizio con un altro grande "maestro", il regista Sergio Leone.
"Per un pugno di dollari", "Per qualche dollaro in più", "Il buono, il brutto, il cattivo", "C'era una volta il west", sono solo alcuni dei cosiddetti "Spaghetti Western" interamente animati dalle musiche di Morricone. Arrangiamenti che gli valsero un Oscar alla carriera nel 2007 e che hanno contribuito a rendere vive e reali le spettacolari scene ambientate nel selvaggio West.
In tutta la sua carriera, Ennio è stato in grado di suscitare emozione, gioia, dolore, con poche note eseguite nel modo giusto.
Ha collaborato con i più grandi registi, nazionali ed internazionali: Luciano Salce, Mario Monicelli, Brian De Palma, Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone, Quentin Tarantino.



                                              Alcune locandine dei più celebri film "musicati" da Morricone.
    


 Magari, molti di noi, sentendo il titolo di uno di quei film, non sarebbero in grado di riconoscerlo. Ma le musiche, quelle sì. Perché sono state in grado di attraversare il tempo e lo spazio. Sono state riprese e utilizzate negli spot pubblicitari, inserite tra le suonerie per i cellulari.
Provate, a caso, a cercare su Youtube qualche brano di una colonna sonora di Morricone. Il titolo, magari, non vi dirà nulla, ma sono certo che all'esecuzione della prima nota vi renderete conto immediatamente di conoscerlo.
Morricone però, non si è occupato soltanto di cinema. Ha infatti scritto le melodie di capolavori della musica italiana, come "Sapore di sale" di Gino Paoli, "Se telefonando" di Mina, oppure i successi da spiaggia di Edoardo Vianello.
E poi, naturalmente, ha coltivato sempre la sua vera passione: la musica sinfonica.
Lo studio dei classici della musica, dei grandi autori, ha permesso al compositore di divertirsi, comporre e scomporre pentagrammi, note e accordi, dando vita a musiche originali e sempre al passo coi tempi. Ma "essere originali diventa sempre più difficile", disse lui stesso qualche annetto fa. Noi non lo mettiamo in dubbio, ma ci auguriamo ancora che Ennio Morricone possa continuare a scrivere il "sottofondo" delle nostre vite.

Commenti

Post popolari in questo blog

GRAZIE, PAPA FRANCESCO! Ho fatto quello che abbiamo fatto un po’ tutti, quello che lui stesso ci ha sempre chiesto. Ho pregato per lui. L’ho fatto per stima, fede e paura.  La paura che potesse abbandonarsi, che la sua ultima immagine rimanesse celata nelle stanze del Policlinico Gemelli. Oggi molti di noi potrebbero  pensare che sia stato tutto vano. E invece no, perché ciò gli ha permesso di resistere e non risparmiarsi fino alla fine. Papa Francesco ha lasciato  quell’ospedale: provato, stanco, aggrappato alla sedia a rotelle come a quella speranza che non ha perso mai. È tornato a casa sua. Ha continuato   a lavorare, anche durante la sua lunga degenza. Ha nominato nuovi cardinali, ha lanciato messaggi di pace.  Ha parlato di guerre inutili, di atroci   sofferenze. Ha incontrato i Reali e il Vice Presidente americano Vance. Ha parlato di Pasqua e di Resurrezione. Ieri mattina ha augurato Buona   Pasqua al popolo di Dio riunito a San Pietro e ha vol...
LILIANA RIMINI, LA MERAVIGLIA DI UN SOGNO « Non sembra ma ho tanti, tanti anni e tante esperienze […] di coraggio e di forza ». Non sembra, per davvero, osservandola nella sua figura minuta, nel suo sguardo limpido, da anziana rimasta bambina nell’animo, con la capacità di “filosofare”, come avrebbe detto Aristotele, ovvero di guardare il mondo con gli occhi della meraviglia. Liliana Rimini, classe 1929, milanese doc, esuberante ed elegante in un tailleur bianco e nero sembrava una ragazzina nel paese dei balocchi martedì mattina, quando all’Ospedale Antonio Cardarell i di Napoli, frutto dell’estro, della passione e dell’impegno del suo papà, l’architetto Alessandro Rimini, ha visto prendere forma quel sogno custodito per anni in un cassetto e ormai quasi assuefattosi alla polvere del tempo e del rimpianto mai svanito.  Liliana Rimini. Il suo papà, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, soprintendente ai monumenti di Trieste e Venezia Giulia, uno degli architetti più br...
DON CARLO CASCONE, IL RICORDO DI UN SORRISO DOLCE Braccia dietro la schiena, busto leggermente inclinato in avanti e su, un piede dopo l’altro, per la salita di Sant’Antuono, col basco calcato in testa e la tonaca svolazzante. Me lo ricordo così, don Carlo Cascone, quando la mattina, con la pioggia o con il sole, veniva a celebrare la messa feriale a pochi passi da casa mia, nella chiesetta di Sant'Antuono. Ci incontravamo sempre: io andavo a scuola e lui usciva dalla chiesa, a messa finita, fermandosi a parlare con i suoi parrocchiani, tra cui c’erano anche le mie nonne, Rosa e Assunta. Classe 1920, nativo di Lettere, vicino Napoli, don Carlo ha trascorso per oltre cinquant’anni la sua vita, terrena, spirituale e missionaria, a Lagonegro, in provincia di Potenza, dove è stato ordinato sacerdote nel 1943.  Monsignore per merito e per grazia dei suoi fedeli, prete saggio, generoso e popolare, devotissimo della Madonna di Sirino, al cui seguito, per decenni, è salito sulla vetta del ...