YVONNE SANSON: UNA DONNA MODERNA Ha riso, pianto, amato, odiato, gioito, sofferto. Il tutto rigorosamente in scena. Il tutto attraverso i suoi grandi e intensi occhi scuri. In quegli occhi si è specchiata una generazione intera che con lei si è emozionata, con lei ha lottato contro le ingiustizie dell’esistenza umana e con lei ha vissuto quelle esperienze. Perché Yvonne Sanson, formosa e bella come una dea, greca d’origini ma italiana d’adozione, è stata per molti un simbolo. Un simbolo di coraggio, di forza, di riscatto femminile. “Pupilla” del regista Matarazzo, accanto ad Amedeo Nazzari, la Sanson si è fatta portavoce di tutte quelle donne che hanno sempre dovuto combattere per proteggere se stesse dai mali del mondo, dalle bassezze della vita. La sua bellezza, la sua grazia, messe in risalto anche in generi diversi (efficace nel ruolo di maliarda seduttrice con Totò ne L’imperatore di Capri ) rimangono però legate al melodramma e a un filone cinematografico rivalutato soltanto...