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LUCA RONCONI: IL GUIZZO DELL'AUTENTICITÀ


Nelle sue rappresentazioni c’era l’essenza stessa dell’opera, così come l’aveva partorita il suo autore, che fosse Sofocle o Pirandello. La fedeltà al testo era la sua prerogativa. Eppure, Luca Ronconi sapeva essere rivoluzionario e conservatore al tempo stesso.





Sul palco portava il Verbo di Sofocle, Pirandello, Shakespeare o di qualunque altro autore. C’erano le loro sensazioni, i loro dubbi, le loro mancanze. Ma c’era anche qualcosa in più: un punto di vista differente, l’anima stessa dell’interprete protagonista e la capacità di coinvolgere lo spettatore facendo largo uso del movimento. Stupire con la semplicità, senza ingannare. Meravigliare, sconvolgere il pubblico con grandi effetti visivi. Generare entusiasmo senza snaturare l’opera e il suo significato. Al link seguente vi ripropongo un articolo che gli dedicai qualche tempo fa, in cui ho ripercorso le tappe salienti della lunga e brillante carriera di questo grande “maestro” del palcoscenico. Un buon modo per ricordare Luca Ronconi - a dieci anni dalla sua scomparsa -  e il suo teatro, dove l’autenticità del testo e il guizzo del regista si fondono con piacevole armonia. https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2023/03/ronconi-maestro-dentusiasmo-geniale-e_8.html


A.M.M.

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