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BUON COMPLEANNO, BRIGITTE! 


Bella e Brava. Bionda e Brillante. Birichina e Briosa. Semplicemente BB. Una sigla che non sembra dire niente, e invece racchiude immagini dalla grande forza evocativa. La Costa Azzurra, Saint-Tropez, bikini mozzafiato, scandali al sole e una graziosa “bambola” divenuta star. Brigitte Bardot non è stata semplicemente un’attrice avvenente. È stata un simbolo: di fascino innocente, di sensualità ingenua, di seduzione pura in grado di ammaliare tutti con un solo sguardo. Piace a troppi, non a caso, è il titolo che la lanciò definitivamente nel panorama internazionale, accanto a Jean-Louis Trintignant. 






Da quel momento la Bardot divenne un modello da seguire in abiti, acconciature e sorrisi. Amata dagli uomini e invidiata da molte donne per il suo essere libera e leggera. Nel 1960 Miguel Gustavo le dedicò quel ritmo brasileiro che porta il suo nome e che Totò e Macario, nei panni di improbabili monaci, inserirono nelle loro strambe litanie al grido di “ora pro nobis”. E chissà, chissà quante preghiere sono state spese nei sogni più fantasiosi nella speranza di un suo bacio. Ma questa è l’immagine di Brigitte Bardot che ricordiamo tutti e che si dissolse, nei primi anni ’70, quando ella decise di scendere da quella nuvoletta rosa su cui il mondo l’aveva piacevolmente issata. BB cominciò così una vita nuova. Senza clamori, senza riflettori puntati addosso, senza amori a favore di macchina fotografica ma molto più autentica. Una vita dedicata alla sua passione per la cura e la difesa degli animali - con la creazione di una fondazione - e a quel bisogno di solitudine che, con tante rinunce e nessun rimpianto, è riuscita a soddisfare. E noi, per carità, rispettiamo la sua scelta, ma con una sola richiesta: quella di accettare i nostri auguri per i suoi novant’anni. Una cifra tonda come le sue gote distese in un sorriso davanti al mare di Saint-Tropez nelle estati degli anni sessanta. Perché, lo voglia o no, per noi resterà sempre la dolce BB. Buon compleanno, Brigitte!

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