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ROSEMARIE DEXTER, LA BELLEZZA DAGLI OCCHI INDISCRETI


Chissà come sarebbe stata oggi, a ottant'anni. Ci viene difficile immaginarlo. La vecchiaia avrebbe influito in maniera benevola o malevola sul suo dolce volto dagli occhi grandi e scuri? Chi può dirlo. La verità è che Rosemarie Dexter, attrice dalla carriera intensa e fulminea al tempo stesso, non ci avrebbe permesso di saperlo. 







Era stata lei, a metà degli anni ’70, a decidere di lasciare quel mondo per cui aveva abbandonato il Pakistan - dove era nata, da genitori di origini britanniche, il 19 luglio 1944 - per l'Italia, col sogno di diventare attrice. Mora, carnagione olivastra, sguardo intenso, malinconico e sensuale, Rosemarie Dexter esordì nel 1963 accanto a Renato Salvatori in “Omicron” di Ugo Gregoretti. 





In alto, Rosemarie Dexter con Renato Salvatori in "Omicron" (1963) di Ugo Gregoretti.
In basso, con Geronimo Meynier in "Romeo e Giulietta" (1964) di Riccardo Freda.



Fu però nei panni di Giulietta - accanto a un Romeo interpretato da un giovane dimenticato, Geronimo Meynier -, nel celebre dramma shakespeariano portato sul grande schermo da Riccardo Freda, che Rosemarie Dexter ebbe la sua consacrazione. Non fu un film particolarmente fortunato ma la sua bravura, la sua spontaneità e la bellezza le aprirono le porte del successo. 





In alto, Rosemarie Dexter con Gabriele Ferzetti in "Desideri d'estate" (1964) di Silvio Amadio.
In basso, Rosemarie Dexter con Gian Maria Volonté in "Per qualche dollaro in più" (1965) di Sergio Leone.




Lavorò con Monicelli in “Casanova ’70”, accanto a Marcello Mastroianni, con Sergio Leone in “Per qualche dollaro in più” - nei panni della sorella vendicata da Lee Van Cleef -, ma anche con Silvio Amadio, Luigi Comencini e Florestano Vancini, passando dal ruolo della fidanzatina e della giovane impertinente alla donna maliarda e sensuale, anche in produzioni internazionali. 



Da destra, Rosemarie Dexter, David Janssen e Barbara Jefford in "L'uomo venuto dal Cremlino" (1968) di Michael Anderson.


Poi, tuttavia, quando si rese conto che la sua bellezza cominciava ad essere valutata più della sua bravura, decise di ritirarsi. Aveva solo trentuno anni: concesse se stessa per l'ultima volta ai fotografi per la copertina di Playboy, nel 1975. Da quel momento, di lei non si seppe più nulla. Fino al settembre del 2010, quando la sua vita, probabilmente per un malore, si spense in quel di Recanati, nelle Marche, ospite dei conti Leopardi (discendenti del poeta dell'Infinito), dove aveva deciso di trascorrere gli ultimi anni della sua esistenza lontana da occhi indiscreti. Proprio come erano i suoi. Occhi che sapevano smuoverti dentro, come una fitta allo stomaco, come un pensiero improvviso. Occhi bellissimi specchio delle sue capacità seduttive e recitative. Perché anche il talento, quando c’è, non è mai discreto.


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