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 AVA, LA DIVA


Affascinante, tenebrosa, libera. Un viso da vera diva, dallo sguardo seducente e fiero. Ava Gardner ha incarnato per due decenni la donna che tutti avrebbero voluto al proprio fianco. Bellissima come poche, sfortunata come tante. Da una fotografia esposta in una vetrina di New York - scattatale dal cognato - ai più bei fotogrammi del cinema hollywoodiano. Da Robert Siodmak - che la fece esordire ne "I gangster" accanto a Burt Lancaster - a John Ford, da Gregory Peck a Clark Gable. 




Tutti, registi e attori, erano attratti da lei. Un'attrazione non solo fisica, ma soprattutto intellettiva. Ava Gardner arrivò sul grande schermo per caso, ma studiò tanto per mantenere quel posto che si era guadagnata di diritto. Interpretò la donna fatale, mangiatrice di uomini, spietata e "dark" come il nero dei suoi capelli o degli abiti più belli indossati dentro e fuori la scena. Ma, in realtà, Ava Gardner era una donna semplice, forse più fragile di quel che credeva lei stessa. Oltre i tre matrimoni - l'ultimo con Frank Sinatra, "The Voice" -, la Gardner ebbe numerose relazioni, tra cui una italianissima  con Walter Chiari, paparazzata per le vie di Roma. Poi il declino: la bellezza che sfiorisce, sempre meno occasioni per lavorare, e Ava, La Diva, muore quasi in silenzio a Londra, nel gennaio del 1990.

La sua vita eccentrica e trasgressiva, la sua carriera luminosa, però, quelle sopravvivono nei ricordi e nel centenario della sua nascita forse sarebbe opportuno ripercorrerle nei minimi dettagli. A tal proposito, al link seguente potete leggere l'articolo da me redatto ormai tre anni fa, nel trentennale dalla scomparsa.

https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2020/01/ava-gardner-la-diva-dark-del-cinema.html

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