I DE FILIPPO NEL NOME DI LUCA Era un predestinato. Aveva solo sette anni quando, nel 1955, in diretta TV dal Teatro Odeon di Milano, Luca De Filippo faceva il suo ingresso in palcoscenico in braccio a papà Eduardo. Quel ragazzino, con le mani dietro la schiena e il sorriso sdentato, veniva presentato come il capostipite di una “nuova generazione”, tenuto a battesimo nei panni di Peppiniello in Miseria e nobiltà . Un passaggio obbligato per tutti i membri della famiglia Scarpetta-De Filippo. Un onore, ma prima di tutto un onere. Forse troppo per le spalle di un ragazzino. Questo, tuttavia, era ciò che accadeva a tutti i figli dei grandi teatranti del Novecento. Un destino segnato. Un privilegio? Forse, anche se non basta essere “figli di” per riuscire nella vita. Ma in questo caso lo escluderei: perché Luca De Filippo non e...
CIAO, ORNELLA! Ecco, la musica è finita. E ci sentiamo soli. È questo il nostro stato d’animo. La musica è finita. Ornella se n’è andata. E ci sentiamo soli. Sì, soli. Perché Ornella Vanoni viveva in un eterno presente. E ci eravamo illusi davvero che la sua voce, la sua eleganza, la sua ironia e perfino le sue gaffe ci avrebbero fatto compagnia per sempre, come le sue canzoni più belle: Eternità , La musica è finita , L'appuntamento , Noi, le donne noi . Una esistenza che sembrava “senza fine”, come quelle mani che avevano fatto innamorare Gino Paoli, suo grande amore e indimenticabile partner di tanti successi. Successi che non le sono mai mancati: dagli esordi in teatro con Strehler e Garinei & Giovannini ai varietà televisivi fino ai successi musicali, tra festival e tournée . E invece no, Ornella Vanoni è volata via, seguendo la sua voce. Una voce che saliva su, leggera, in alto, che non conosceva confini. Una voce libera, che ha cantato e detto tutto ciò che h...