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 ARRIVEDERCI, NINO!


Siamo sempre più poveri, ogni giorno che passa. Ci ha lasciati un altro di quei giovani del Dopoguerra ricchi di sogni e di speranze. Nino Castelnuovo, attore di successo al cinema, in teatro e televisione, è volato via due giorni fa, dopo una lunga e dolorosa malattia che lo aveva reso quasi cieco.

Ma i suoi occhi limpidi, il suo sorriso gentile, il suo fisico atletico (magistralmente mostrato in video, anche nei celeberrimi spot "Olio Cuore", con quel salto della staccionata che ha fatto epoca) sono un'istantanea viva nella nostra memoria.

                                       

Un signore della scena che dalla sua Lecco - dove era nato il 28 ottobre 1936 - era arrivato giovanissimo a Milano, dopo trascorsi da ballerino ed atleta, per frequentare la prestigiosa scuola di Giorgio Strehler al "Piccolo". Nel 1959, l'esordio al cinema con "Un maledetto imbroglio" di Germi, accanto a Claudia Cardinale, e di lì una sequela di titoli importanti, diretti da registi come Carlo Lizzani, Nanni Loy e Luigi Comencini. Ma a fare di Castelnuovo un vero ragazzo di successo fu la televisione. I grandi sceneggiati lo videro emergere per talento e bellezza, in particolare uno: "I promessi sposi" di Manzoni, portati sul piccolo schermo nel 1967 da Sandro Bolchi, dove Castelnuovo interpretava Renzo accanto ad una straordinaria Paola Pitagora nei panni di Lucia. 

E proprio sul piccolo schermo, in diverse fiction, furono i suoi ultimi impegni nei primi dieci anni del nuovo millennio, prima del degenerare della malattia - un glaucoma che lo ha reso ipovedente - che ha contribuito non poco al suo stato di sconforto e depressione. Noi, però, vogliamo ricordarcelo così: bello, atletico e sorridente. E con un sorriso, vogliamo salutarlo per l'ultima volta. Arrivederci, Nino!



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