VALERIA MORICONI: LA DONNA, LA “BESTIA” E LA VIRTÙ
Se ne andava vent’anni fa, il 15 giugno 2005, nella sua Jesi. Da dove era partita cinquant’anni prima per un viaggio lungo e avventuroso inseguendo un sogno: il teatro. Valeria Moriconi è stata una delle più intense, grintose e sincere interpreti del nostro palcoscenico.
Animo girovago e ribelle, fattezze di fanciulla ingenua e perbene (che il cinema ha saputo sfruttare), carattere forte, la Moriconi ha affrontato di tutto: dal teatro greco al cinema popolare, dalla commedia shakespeariana al film d’autore, dagli sceneggiati televisivi alle opere di Goldoni e Pirandello. Ma è stato il teatro il suo unico e vero grande amore. È lì che è emersa la donna, bella e fiera. È lì che emersa la “bestia”, la belva della scena in grado di calamitare sguardi e di fermare cuori. Ed è lì che è emersa la virtù, quella della grande attrice che prima di perdere contro la malattia (un tumore osseo) aveva inaugurato nella sua città il Centro studi e attività teatrali a suo nome, per trasmettere la sua passione. Al link seguente, vi ripropongo un articolo che le dedicai quattro anni fa nell’anniversario della sua nascita. Per onorare - parafrasando Pirandello - tanto la donna, quanto la “bestia” e la virtù di questa immensa protagonista della scena nazionale.
https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2021/11/valeria-moriconi-fiera-fera-sguardo.html
A.M.M.
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