MARIO MONICELLI, UNA VITA BEN SCRITTA
Chi è abituato a scrivere storie, a raccontare o inventare vite di altri, ergendosi a Deus ex machina, a creatore di piccoli microcosmi decidendo, tra gioie e sorrisi, delle peripezie altrui, finisce per sentirsi non tanto in dovere ma in diritto di scegliere la conclusione della propria lunga, avvincente, ironica e malinconica esistenza. Mario Monicelli, l’autore dei più bei capolavori del cinema italiano, da I soliti ignoti a Speriamo che sia femmina, da Amici miei a Parenti serpenti, lo sceneggiatore, in coppia con Steno, delle più belle battute di Totò, scrisse di suo pugno il finale della sua vita, mettendosi per una volta davanti alla macchina da presa, recitando un copione scritto, pensato e digerito.
Una conclusione talmente paradossale, burlesca e “originale” nel senso più malinconico del termine da sembrare davvero un film dei suoi. Un novantacinquenne stanco di vivere che si butta dalla finestra dell’ospedale in cui è ricoverato può essere soltanto il parto di un genio della narrazione come Monicelli. Invece è soltanto la cruda e amara verità. La verità di un uomo che aveva raccontato l’Italia e gli italiani, debolezze e punti di forza, pregi e difetti, umanità e disumanità, stanco di osservare un mondo completamente mutato tanto da aver perso ogni illusione di cambiamento (fermamente presente nei suoi film) e stanco perfino di vivere, al punto di chiudere la sceneggiatura della propria esistenza con una scena madre degna di un grande regista e di un raffinato sceneggiatore qual era. Difficile capire, fino in fondo, il perché. Difficile cercare una risposta e forse anche inutile. Ma da un “Maestro” come lui, ideatore di colpi di scena degni della migliore cinematografia internazionale, ci si poteva aspettare di tutto. A centodieci anni dalla sua nascita, al link seguente vi ripropongo un ampio articolo che gli dedicai qualche tempo fa, proprio nel decimo anniversario della sua scomparsa. Un articolo che parte dalla fine di una storia per raccontarla dal principio. Una storia stupefacente, ricca di emozioni, risate, spunti di riflessione, atroci sofferenze e battute di spirito. In altre parole, l’intera esistenza di Mario Monicelli. Una vita scritta bene.
https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2020/11/monicelli-tra-sorrisi-e-amarezze-fino.html
A.M.M.
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