Passa ai contenuti principali

BUON COMPLEANNO, GIOVANNI!


«I talk-show sono fintamente democratici. Sono la distruzione del confronto delle idee. La natura del talk è una natura di superficialità». Se è lui a fare un’affermazione talmente banale e palese, passando di canale in canale, dalla vecchia televisione generalista fino ai moderni canali digitali, credo che nessuno si permetterà di obiettare. E non solo perché è la sacrosanta verità (permettetemi di dichiarare apertamente una posizione) ma soprattutto perché a dirlo è una “colonna” del giornalismo televisivo. 



Perché se Giovanni Minoli afferma che la confusione di un dibattito televisivo dove differenti idee si scontrano più che confrontarsi e voci plurime non fanno altro che deprezzare la loro autorevolezza aumentando la propria tonalità pur di sopraffare l’altro, significa che ha ragione. Ottant’anni sulle spalle, larghe, merito del tanto sport giovanile. Lo sguardo acceso e limpido di chi conosce la curiosità. Il fascino, il carisma e la passione degli esordi. Giovanni Minoli è uno di quei volti che quando si palesano in video rassicurano, perché sai che ti puoi fidare. Giornalista, autore, sceneggiatore, conduttore radiofonico e televisivo, oltre che dirigente e direttore di rete. Cinquant’anni in Rai. Nel 1980 con Mixer ha rivoluzionato il mondo del giornalismo televisivo con le sue incalzanti interviste “faccia a faccia” a personalità di spicco dello spettacolo e della politica: da Gianni Agnelli a Enrico Berlinguer, da Raffaella Carrà a Bettino Craxi, da Silvio Berlusconi a Paolo Villaggio. Un incontro-scontro che puntava alla confessione, che celava malizia ma anche rispetto, che spronava al confronto costruttivo e stimolante. Ma Giovanni Minoli non è stato soltanto questo. È stato anche il direttore della Rete 2 (attuale Rai 2), produttore e in alcuni casi ideatore di programmi rivoluzionari come Quelli della notte con Arbore e Blitz con Gianni Minà. È stato colui che ha “salvato” il Centro di produzione Rai di Napoli riportandolo alla gloria nazionale con Un posto al sole, la soap opera in onda su Rai 3 dal 1996. E come non parlare de La storia siamo noi, l’affascinante e meravigliosa narrazione di fatti, eventi e personaggi del secolo scorso, dal lunedì al venerdì (ore 11.20) su Rai 3 - mentre col Mix delle 23 possiamo ascoltarlo sulle frequenze di Radio 1. Certo, in effetti fa un po’ strano. Perché in questa Tv del chiacchiericcio perditempo, dei dibattiti senza senso, dei programmi contenitore guazzabuglio di opinionisti (di che?), personaggi di dubbio gusto e interesse e vecchi reduci “ingloriosi” piazzati qua e là come i canditi nel panettone, sapere che ci sia ancora spazio per l’intelligenza e la sensatezza ci consola. Che poi per avere questo bisogna affidarsi a un uomo di ottant’anni oggi compiuti si può anche discutere. Anche se: è così necessario? Se l’uomo in questione è in gran forma, ha anni e anni di esperienza, la voce calda e brillante di sempre e soprattutto ancora voglia di fare, può essere un problema questo? Io lo definirei piuttosto una ottima soluzione. Buon compleanno, Giovanni!

A.M.M.


Commenti

Post popolari in questo blog

DON CARLO CASCONE, IL RICORDO DI UN SORRISO DOLCE Braccia dietro la schiena, busto leggermente inclinato in avanti e su, un piede dopo l’altro, per la salita di Sant’Antuono, col basco calcato in testa e la tonaca svolazzante. Me lo ricordo così, don Carlo Cascone, quando la mattina, con la pioggia o con il sole, veniva a celebrare la messa feriale a pochi passi da casa mia, nella chiesetta di Sant'Antuono. Ci incontravamo sempre: io andavo a scuola e lui usciva dalla chiesa, a messa finita, fermandosi a parlare con i suoi parrocchiani, tra cui c’erano anche le mie nonne, Rosa e Assunta. Classe 1920, nativo di Lettere, vicino Napoli, don Carlo ha trascorso per oltre cinquant’anni la sua vita, terrena, spirituale e missionaria, a Lagonegro, in provincia di Potenza, dove è stato ordinato sacerdote nel 1943.  Monsignore per merito e per grazia dei suoi fedeli, prete saggio, generoso e popolare, devotissimo della Madonna di Sirino, al cui seguito, per decenni, è salito sulla vetta del ...
LILIANA RIMINI, LA MERAVIGLIA DI UN SOGNO « Non sembra ma ho tanti, tanti anni e tante esperienze […] di coraggio e di forza ». Non sembra, per davvero, osservandola nella sua figura minuta, nel suo sguardo limpido, da anziana rimasta bambina nell’animo, con la capacità di “filosofare”, come avrebbe detto Aristotele, ovvero di guardare il mondo con gli occhi della meraviglia. Liliana Rimini, classe 1929, milanese doc, esuberante ed elegante in un tailleur bianco e nero sembrava una ragazzina nel paese dei balocchi martedì mattina, quando all’Ospedale Antonio Cardarell i di Napoli, frutto dell’estro, della passione e dell’impegno del suo papà, l’architetto Alessandro Rimini, ha visto prendere forma quel sogno custodito per anni in un cassetto e ormai quasi assuefattosi alla polvere del tempo e del rimpianto mai svanito.  Liliana Rimini. Il suo papà, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, soprintendente ai monumenti di Trieste e Venezia Giulia, uno degli architetti più br...
GRAZIE, PAPA FRANCESCO! Ho fatto quello che abbiamo fatto un po’ tutti, quello che lui stesso ci ha sempre chiesto. Ho pregato per lui. L’ho fatto per stima, fede e paura.  La paura che potesse abbandonarsi, che la sua ultima immagine rimanesse celata nelle stanze del Policlinico Gemelli. Oggi molti di noi potrebbero  pensare che sia stato tutto vano. E invece no, perché ciò gli ha permesso di resistere e non risparmiarsi fino alla fine. Papa Francesco ha lasciato  quell’ospedale: provato, stanco, aggrappato alla sedia a rotelle come a quella speranza che non ha perso mai. È tornato a casa sua. Ha continuato   a lavorare, anche durante la sua lunga degenza. Ha nominato nuovi cardinali, ha lanciato messaggi di pace.  Ha parlato di guerre inutili, di atroci   sofferenze. Ha incontrato i Reali e il Vice Presidente americano Vance. Ha parlato di Pasqua e di Resurrezione. Ieri mattina ha augurato Buona   Pasqua al popolo di Dio riunito a San Pietro e ha vol...