CIAO, ELEONORA!
«Certe volte mi chiedo come sia possibile che una persona fondamentalmente buona come Dio, possa accettare che accadano delle cose tanto brutte». Lo diceva nelle vesti di Nadia, la tipica ragazza anni ’80, spigliata, risoluta e amante di Lucio Dalla, sicuramente il suo personaggio più amato. Ce lo chiediamo anche noi, adesso: come è possibile che Dio abbia permesso che Eleonora Giorgi, una donna forte, amante della vita, se ne sia andata via così, consumata a poco a poco da un male contro cui ha dimostrato di avere coraggio? Una risposta non c’è, o forse ci potremmo limitare a rispondere proprio come Manuel/Sergio, ovvero Carlo Verdone in quel piccolo grande capolavoro che è Borotalco: «Dio è tutto indecifrabile». Purtroppo dobbiamo accettarlo, ma non con rassegnazione, con una consapevolezza: Eleonora Giorgi ha “vissuto” fino alla fine.
Se agli esordi, tra film erotici e commedie sexy, si è “rivelata” in tutta la sua naturale avvenenza, col tempo, grazie alla commedia, a film come Mani di velluto, Mia moglie è una strega, Sapore di mare 2 - Un anno dopo - “pizza fredda e birra calda” come metafora della vita -, il già citato Borotalco e Compagni di scuola, ha svelato molto altro di sé: l’ironia, la leggerezza, l’intelligenza di una donna che ha sicuramente giovato della sua bellezza, ma ha saputo anche andare oltre. La malattia, il cancro contro cui lottava da più di un anno, le ha permesso di mostrarsi per quello che realmente era: una donna bisognosa d’affetto e d’amore, più che della stima di un pubblico che l’ha sempre lodata e ammirata, soprattutto per la sua libertà. E quella gente ha saputo ricambiare. Quella gente che l’ha sempre amata e forse anche invidiata (perché essere fieri e coraggiosi non è da tutti) ha imparato ad apprezzarla ancora di più in questi mesi in cui la sua debolezza, fisica e mentale, non le ha impedito di lanciare messaggi di fiducia e di speranza, come l’invito a far sì che siano i giorni pieni di vita e non la vita piena di giorni. Perché, in fondo, Eleonora Giorgi è rimasta sempre la Nadia di Borotalco: una ragazza tenace, sicura di sé ma anche molto sensibile, che ha saputo fare delle sue paure dei punti di forza contro i colpi della vita. Quest’ultimo, però, è stato troppo forte anche per lei. Ciao, Eleonora!
A.M.M.
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