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ALBERTO CASTAGNA, L’UOMO DELL’AMORE


«All you need is love», tutto quello di cui hai bisogno è l’amore. Lo cantano i Beatles, lo urlano nella sigla del programma televisivo che ha consacrato quest’uomo a un successo tanto grande quanto effimero, nella sua vita bruciata in poco tempo proprio come una passione fugace. Ma Alberto Castagna, di amore, ne ha avuto e dato tanto. Forse perché, con un cappello di lana in testa e al volante di un piccolo camper, è andato in giro per l’Italia come un novello Cupido alla ricerca di cuori infranti da ricomporre, di storie d’amore da ricucire come vestiti strappati dalla rabbia e dalle incomprensioni. O forse, più semplicemente, perché era un uomo gentile, dal sorriso grande sotto i baffi biondi, che nei gloriosi anni ’90 della Tv commerciale ha rappresentato uno dei tanti volti (da Costanzo a Sandra e Raimondo passando per Corrado) che riuscivano a intrattenere in maniera semplice e genuina. 





I suoi natali televisivi, però, si registrano con “Mamma Rai” sul secondo canale. Gli esordi nella redazione del TG2, come giornalista e inviato, e poi, dopo alcune trasmissioni di buon successo, l’approdo alla conduzione di due programmi del grande Michele Guardì: l’appuntamento del mezzogiorno del fine settimana con Mattino 2, e poi quello quotidiano con I fatti vostri, ricevendo il testimone da Fabrizio Frizzi. Un altro sorriso onesto e gentile, proprio come il suo. Poi, per Alberto Castagna arriva una svolta importante: Mediaset, la nuova frontiera della televisione nazionale, e un programma tutto nuovo destinato a rimanere per sempre legato al suo volto: Stranamore. È il 1994 e Alberto Castagna comincia la sua avventura alla ricerca di cuori feriti da sanare, vecchi amori da riscoprire, conquistando gli animi più sensibili e anche quelli che (pur non apprezzando il genere, al tempo innovativo oggi superato) si mostrano meno inclini a una televisione che punta molto allo spettatore un po’ ingenuo e dalla lacrima facile, magari antico amante dei melò del Dopoguerra. Ma il programma è un successo, gli ascolti ottimi e la popolarità di Alberto Castagna arriva alle stelle. All’orizzonte, però, c’è qualcosa di poco piacevole. Interventi chirurgici, ricoveri ospedalieri, problemi di salute sempre più gravi. Un calvario cominciato nel 1998 e durato ben sette anni, prima della tragica conclusione. Alberto Castagna resiste, combatte. Nel 2001 torna alla guida di Stranamore, all’affetto del suo pubblico. Anch’esso però sembra vivere con sofferenza. Il gradimento del pubblico non è più lo stesso, gli ascolti calano e così la messa in onda passa da Canale 5 a Rete 4. L’amore per Alberto Castagna, però, non muta. I suoi occhi azzurri, limpidi e sorridenti, il suo fare garbato e gentile, sono rimasti sempre nel cuore delle persone. È un duro colpo per chi l’ha amato apprendere della sua scomparsa proprio durante la nuova edizione di Stranamore. Il 1°marzo 2005, infatti, dopo appena quattro puntate, Alberto Castagna se ne va, per una emorragia interna, a soli cinquantanove anni. A darne l’annuncio è Paolo Bonolis dal palco dell’Ariston, mentre è in corso la prima serata del Festival di Sanremo. La notizia lascia tutti sgomenti. Nessuno ci vuole credere ma è soltanto l’amara verità. Alberto Castagna, la sua signorilità, la sua simpatia, il suo savoir faire e la sua tenacia nella lotta contro una vita ingiusta si sono dissolti in quella sera di marzo di vent’anni fa, lasciando nel cuore di tutti solo una piccola certezza. Nessuno può fare a meno dell’amore, così come nessuno può dimenticare chi ne ha dato tanto. E infatti del dottor Stranamore ce ne ricordiamo ancora tutti, con affetto e rimpianto. 


A.M.M.



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