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ANNA MARIA GUARNIERI: NOVANT’ANNI DI AUTENTICITÀ


Ha vissuto gioie, dolori, tormenti, passioni. Ha vissuto tutto questo in scena, con profondità. Nel volto e nell’animo, nella leggerezza dei gesti, nella luce degli occhi. Anna Maria Guarnieri, la dolce, l’intensa, la maliarda protagonista delle più belle pièce del teatro internazionale compie oggi novant’anni. La maggior parte dei quali trascorsi dietro un sipario, in attesa degli applausi. Gli ultimi li ha raccolti tre-quattro anni fa, in “Arsenico e vecchi merletti” di Kesselring, per la regia di Geppy Gleijieses. 








È stata questa l'ultima, grande performance di quella ragazzina cresciuta sulle assi di legno. Da quelle dell’Accademia dei filodrammatici e del “Piccolo” di Milano, alle gloriose quinte della "Compagnia dei Giovani", con Giorgio De Lullo, Rossella Falk e Romolo Valli, compagni di successi ed esperienze. È stata Anna Frank, Giulietta, l’amante suicida del capolavoro shakespeariano, Sonia nello “Zio Vania” di Cechov, e tanti, tanti altri personaggi che hanno riacquistato lucentezza nel suo volto dai lineamenti accennati e nella sua presenza scenica.




In alto, Anna Maria Guarnieri con Giancarlo Giannini in "Romeo e Giulietta", regia di Franco Zeffirelli, 1965.
In basso, con Giulia Lazzarini (a destra) in "Arsenico e vecchi merletti", regia di Geppy Gleijeses, 2020.





Il pubblico, però, il grande pubblico la ricorda soprattutto come giovane eroina degli sceneggiati televisivi. Anton Giulio Majano ne fece una piccola diva, offrendole ruoli che sembravano scritti apposta per lei: come la comprensiva e tenera moglie del dottor Manson (Alberto Lupo) ne “La cittadella” e la dolce Agnese in “David Copperfield”. 




Anna Maria Guarnieri con Alberto Lupo ne "La cittadella" (1964) di Anton Giulio Majano.




Ma è il teatro, “dove tutto è finto ma nulla è falso”, come diceva Proietti, il luogo in cui Anna Maria Guarnieri è sempre stata autentica seppur nella finzione scenica. Ha affrontato il repertorio drammatico e quello brillante, le commedie moderne e le antiche tragedie greche e ha lavorato con i più grandi nomi del teatro italiano: Enrico Maria Salerno, Giorgio Albertazzi, Luca Ronconi, Mario Missiroli, Franco Zeffirelli. Donando tutta se stessa, sempre, nella sua semplicità e naturalezza, in corpo ed animo. E proprio così, in corpo ed animo, noi vogliamo ringraziarla. Per quello che ci ha regalato, con passione, intelligenza e talento. Buon compleanno, Anna Maria! 

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