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BETTE DAVIS: LO "SGUARDO" DI HOLLYWOOD

 È considerata la più grande attrice del mondo, ma è stata senza dubbio tra le più note star del ventesimo secolo. Bette Davis, lo "sguardo" di Hollywood - visti i suoi indimenticabili occhi, che ispirarono
la nota canzone "Bette Davis Eyes"-,  è scomparsa ormai da trent'anni, ma la sua bellezza, le sue doti artistiche e le sue indimenticabili performance perdurano ancora oggi, grazie alle centinaia di pellicole a cui prese parte, dagli anni '30 fino alla morte.



Ruth Elizabeth Davis nacque a Lowell, in Massachusetts, il 5 aprile del 1908. Dopo il divorzio dei genitori, si trasferì con la madre a New York. Cominciò la sua carriera in teatro a Broadway, per poi approdare al cinema negli anni '30.
Nonostante le sue doti "estetiche" non corrispondessero ai canoni dell'epoca e pur avendo un carattere difficile, Bette Davis riuscì ad emergere grazie alle sue qualità recitative che la portarono al successo in brevissimo tempo.
Dopo il suo primo film - "The Bad Sister" di Hobart Henley, nel 1931 - la Davis cominciò una brillantissima carriera che la vide trionfare sul grande schermo tra gli anni '30 e '40, partecipando a numerosissimi film.



                                                      Bette Davis con Anne Baxter in "Eva contro Eva".


Tra i più celebri: "The Man Who Played God" (1932), "Schiavo d'amore" (1934)"Paura d'amare" (1935) e Figlia del vento (1938) - con cui vinse i suoi due Oscar -, "Tramonto" (1939), "Ombre malesi" (1940), e "Perdutamente tua" (1942).
Nel 1950 vinse il "prix d'intérpretation féminine" al Festival di Cannes per la sua interpretazione in "Eva contro Eva" di Joseph L. Mankiewicz, mentre due anni dopo fu ancora protagonista
ne "La diva" di Stuart Heisler.




                                          Bette Davis con Joan Crawford in "Che fine ha fatto Baby Jane?".



In quel decennio, però, le sue apparizioni si ridussero notevolmente fino a quando, nel 1961, tornò agli onori delle cronache cinefile interpretando "Jane Hudson" nel thriller psicologico "Che fine ha fatto Baby Jane?" di Robert Aldrich, in cui divise la scena con la sua storica rivale, Joan Crawford.




                                             Bette Davis con Horst Buchholz e Catherine Spaak ne "La noia".


Ma Bette Davis recitò anche in alcune pellicole italiane come "Angeli con la pistola" (1961) di Frank Capra, "La noia" (1963) di Damiano Damiani - accanto a Catherine Spaak e Horst Buchholz -, e il celeberrimo "Lo scopone scientifico" (1972) di Luigi Comencini, in cui interpreta la miliardaria statunitense a cui, inutilmente, tenta di "spillare" qualche soldo il borgataro romano Peppino, interpretato da Alberto Sordi - col quale la Davis ebbe un cattivo rapporto durante le riprese.



               Bette Davis (a sinistra) con Silvana Mangano, Joseph Cotten e Alberto Sordi ne "Lo scopone scientifico".

L'attrice continuerà ancora a recitare nel corso degli anni '70 ed '80, sebbene le sue apparizioni furono molto sporadiche.
Il suo ultimo ruolo fu quello di "Miranda Pierpoint" in "Strega per un giorno", uscito nel 1989 e finito di girare pochi mesi prima della sua morte, avvenuta a Parigi il 6 ottobre dello stesso anno, per il degenerare di un tumore contro cui lottava da tempo.
Bette Davis, però, continua ancora oggi ad avere il primato assoluto di nomination all'Oscar (ben undici) e la maggior parte delle sue interpretazioni sono ormai entrate a far parte della storia della cinematografia mondiale. Ma, soprattutto, continua ad essere quella donna forte, volitiva, anticonvenzionale e dagli "occhi grandi", ancora oggi "luce" e memoria del suo ineguagliabile talento.

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