CLARETTA, PER AMORE E DEVOZIONE Ottenne privilegi, case lussuose, gioielli, denaro, "sistemazioni" per la sorella Myriam e il fratello Marcello. Sposò la causa fascista, svelò le sue posizioni razziali e antisemite, appoggiando anche l'alleanza con la Germania di Hitler. Ma Clarice Petacci, "Claretta", fu soprattutto una donna innamorata. Lei amava Benito Mussolini, profondamente. E per quell'amore non meritava di certo la macabra fine in piazzale Loreto, a Milano, appesa a testa in giù accanto al suo uomo. Il suo primo incontro col Duce avvenne nel 1932, per caso, sul litorale ostiense. Era in macchina con il fidanzato, Riccardo Federici, la madre e la sorella, quando chiese all'autista del padre (medico di Papa Pio XI) di sorpassare l'Alfa Romeo 6C 1750 GT Zagato del Duce che era appena passata accanto a loro. Fu così che Claretta e Benito si incontrarono, e da quel momento non si lasciarono più. Lei aveva vent'anni - era nata, a Roma, il 28 ...