MIKE, IL "FENOMENO" BONGIORNO Umberto Eco gli dedicò un saggio - fortemente polemico - agli albori della sua carriera. Fiorello ne ha fatto una imitazione entrata negli annali della storia radiofonica consacrandolo alle nuove generazioni (ma parliamo di vent'anni fa). Il pubblico lo ha decretato unanime "Re" del quiz televisivo. Ma per tutti, nessuno escluso, è sempre stato semplicemente una persona di famiglia. Dire Mike Bongiorno equivale a rievocare ore, minuti e attimi di storia televisiva nazionale. Lui che era nato a New York, un secolo fa - il 26 maggio 1924 -, ma che proprio in Italia, a Torino, era cresciuto, iniziando a lavorare come giornalista già prima della Seconda guerra mondiale, che lo vide partigiano e anche prigioniero dei tedeschi (finì a San Vittore, dove conobbe Indro Montanelli). Ma il suo accento italo-americano, ben presto, scomparve per lasciare il posto a un idioma perfettamente italico, adatto per approcciare i primi milioni d...