CLAUDIO GORA: UN BORGHESE GRANDE GRANDE Espressione severa, fisico imponente, sguardo ambiguo. Particolari che ne hanno fatto uno dei più grandi comprimari che il cinema italiano abbia mai avuto. Di Claudio Gora è impossibile dimenticare il portamento, l'eleganza borghese e quei ruoli dipinti con ricercatezza e maestria. Genovese - nacque nel capoluogo ligure centodieci anni fa, il 27 luglio 1913 -, figlio di un ufficiale degli alpini, laureato in Legge, Claudio Gora (all'anagrafe Emilio Giordana) iniziò a muovere i primi passi sul palcoscenico del teatro "GUF" della sua città, esordì al cinema nel 1939 con "Trappola d'amore" di Raffaello Matarazzo per poi diventare già prima della guerra uno degli attori giovani maggiormente quotati, ma è stata la commedia italiana a consacrarlo al successo. In alto, Claudio Gora con Simone Signoret in "Adua e le compagne" (1960) di Antonio Pietrangeli. In basso, con Alberto Sordi in "Una vita diffici...