AUGURONI, GIGI!
Quante notti trascorse in sua compagnia. "Per chi è ancora sveglio, per chi non ha voglia o non può dormire, per chi vuol saperne di più". "Quando un giorno è appena finito e un nuovo giorno è appena cominciato". Nel silenzio più dolce del buio, le sue interviste sussurrate "sottovoce". Gigi Marzullo, aggrovigliato tra le mille righe delle sue camicie e le filosofiche domande sottoposte ai suoi intervistati, anima le notti di Rai 1 da più di trent'anni.
Da "Per fare mezzanotte" e "Mezzanotte e dintorni" al longevo "Sottovoce", sulle note di "Ancora", tra "Milleeunlibro" e "Applausi", tra cinema, musica, letteratura e politica, Marzullo ha fatto del giornalismo televisivo qualcosa di differente. Tra sobrietà e ironia, tra musica e filosofia, tra domande e risposte, l'uomo della notte affascina telespettatrici e telespettatori con il suo aplomb british e la fine intelligenza nascosta dietro grosse lenti da vista e lunghi e curati capelli ormai imbiancati. È il peso del tempo, o meglio il peso della notte. Quel mondo di luci e di ombre, di silenzi e di pensieri di cui Gigi Marzullo, settant'anni appena compiuti, rivendica il diritto d'uso - anche se, da tempo, ha invaso col suo savoir faire crepuscolare anche palinsesti diurni. E noi glielo concediamo, con piacere, perché speriamo di cuore che queste notti non finiscano mai. Auguroni, Gigi!
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