NANNAR'È " Non recita, vive le parti che le vengono assegnate. È già un'attrice ". Era una ragazzina, eppure Silvio D'Amico, direttore della Scuola di recitazione Eleonora Duse (diventata poi l'Accademia d'arte drammatica che porta il suo nome), aveva già capito tutto. Perché Anna Magnani, " Nannarella ", non ha mai recitato. Ha sempre fatto sue quelle vite, quelle gioie e quei drammi. Ha prestato corpo, anima e voce a tante figure femminili, a storie di miserie e di abbandoni, di dolori e di speranze. A vite così simili alla sua: piene di emozioni ma anche di sofferenza. Un padre che non l'ha mai voluta, una madre che non l'ha amata abbastanza, costruendo una nuova famiglia con un nuovo compagno lontano da lei, affidata alla nonna e alle zie in una Roma povera e popolare - dove nacque il 7 marzo 1908. E poi gli amori, tanti, vissuti senza riserve. Dal matrimonio col regista Goffredo Alessandrini alla travagliata relazione con Roberto ...