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 RENATO CASTELLANI: GLI OCCHI DELL'ANIMO


 Occhi puntati sulla realtà, lieta o triste, comunque da raccontare. Tra Aldo Fabrizi bidello orgoglioso del figlio professore (che invece si vergogna del genitore) e una giovane Lea Massari che vede spezzarsi i suoi "sogni nel cassetto", morendo prematuramente dopo aver dato alla luce una figlia. Per non parlare del truce borsaro nero Sordi "sotto il sole di Roma" e di due straordinarie Giulietta Masina e Anna Magnani rinchiuse "nell'inferno" delle Mantellate per tristi vicissitudini personali.




"Mio figlio professore", "I sogni nel cassetto", "Sotto il sole di Roma" e "Nella città l'inferno" sono solo alcune delle opere più celebri firmate da Renato Castellani, la cui cinepresa ha raccontato angoli lontani nel tempo ma pieni di temi e consuetudini ancora attuali. "Due soldi di speranza", con protagonisti una giovanissima Maria Fiore e l'esordiente ex pescatore calabro Vincenzo Musolino, è un altro titolo che merita di essere ricordato. 


In alto, Giorgio De Lullo e Aldo Fabrizi in "Mio figlio professore" (1946).
In basso, Lea Massari ed Enrico Pagani ne "I sogni nel cassetto" (1957).



Miseria, fame, sogno, desiderio, gioia, amore, sono tematiche che Castellani ha saputo affrontare con realismo e intelligenza, con particolare attenzione alla psicologia dell'animo umano. Ma anche quando ha voluto peccare di leggerezza, come nella rivisitazione della celebre commedia eduardiana ("Questi fantasmi!") con il ruolo di protagonisti affidato a Sophia Loren e Vittorio Gassman, il risultato non è stato da meno. 


In alto, Vincenzo Musolino con Maria Fiore in "Due soldi di speranza" (1952).
In basso, Anna Magnani con Giulietta Masina in "Nella città l'inferno" (1959).



Per non parlare poi dei grandi e pregevoli lavori televisivi - dalla vita di Leonardo Da Vinci a quella di Giuseppe Verdi - a cui si dedicò pochi anni prima della sua prematura scomparsa, sopraggiunta dopo una lunga malattia nel 1985. Biografie di qualità, degne di essere rammentate a centodieci anni dalla nascita di Castellani: allievo di Blasetti e Soldati, regista neorealista e attento osservatore dell'animo.

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