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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025
  ELVIS: IL RAGAZZO DI SEMPRE, PER SEMPRE « Fai qualcosa che valga la pena ricordare ». Probabilmente l’aveva intuito. Aveva compreso cosa contasse davvero nella vita. Realizzare qualcosa di buono. Spendere la propria esistenza per rendersi eterni, a dispetto del tempo e dello spazio. Forse proprio per questo Elvis Presley è ancora qui con noi, col suo ciuffo imbrillantinato e il suo ancheggiare folle attorno a un microfono. Love Me Tender , Heartbreak Hotel , Can’t Help Falling in Love , Hound Dog continuano a girare, vorticosamente, sul piatto di un giradischi immaginario, anche se fuoriescono da una piattaforma digitale. Elvis Presley conserva quella faccia da “dritto”, da bellimbusto che piace alle fanciulle, che i film della Paramount hanno per sempre consegnato alla storia. La sua voce è ancora qualcosa di potentemente presente, di “scandaloso” e invadente, come lo era il rock’n’roll  per l'America puritana e perbenista degli anni ‘50. Tutto ciò è qualcosa che vale...
  BALLANDO CON LE STELLE, VENT’ANNI DI EMOZIONI MAI DELUSE « Ho voglia di ballare con te/ ballando con le stelle io e te/ al ritmo del tuo cuore con te/ soltanto io e te ». Lampadari di cristallo, costumi scintillanti, questo indimenticabile refrain e   al centro della pista, in mezzo a ballerini professionisti e a volti noti dello spettacolo timorosi di sbagliare un passo, eccola lì, in tutta la sua bionda eleganza, la regina del sabato sera: Milly Carlucci. Era l’8 gennaio 2005 quando, per la prima volta, l’Auditorium Rai del Foro Italico di Roma si trasformava in una gigantesca pista da ballo in cui mettere alla prova uomini, donne e risorse televisive e riportare in auge la brillantezza del varietà del sabato sera.  Da allora, Milly Carlucci, affiancata da Paolo Belli e dalla sua Big Band , ci ha regalato serate indimenticabili, dove la leggerezza, l’eleganza, la fatica e l’abnegazione che la danza richiede hanno dato vita a momenti di spettacolo indimenticabili, i...
PINO DANIELE, LA NAPOLI “VIVA” « Napule è mille culure ». Napoli è mille colori. Il colore dei suoni, dei volti, dei vicoli, degli angoli  che si affacciano sul mare.  Il colore della sua gente, serena o arrabbiata, positiva o delusa ma sempre sorridente. Napoli è mille colori e mille cose. Forse anche difficili da spiegare a  chi non ci è mai  stato “dentro”. Perché vivere Napoli significa attraversare i suoi rioni, da Chiaia al Vomero, dai Quartieri a  Mergellina, salire su un tram o in funicolare, entrare in un negozio, pregare in una delle sue meravigliose chiese. Significa ascoltare la sua gente,  partecipare delle sue gioie e delle sue pene. Ma, soprattutto, vivere Napoli significa lasciarsi travolgere dai suoi colori e da quelle  contraddizioni che la rendono unica e speciale.  Pino Daniele era figlio di questa Napoli. Bella e brutta, angelica e dannata, devota  e superstiziosa, buona e cattiva. Egli sapeva, però, che il rapporto tra l...
CARLO LEVI: CUORE SINCERO Sono trascorsi cinquant’anni da quel 4 gennaio 1975. Carlo Levi lasciò questa terra e mantenne la sua promessa. Quella di ritornare dove si era sentito davvero in comunione con gli altri, prezioso e forse indispensabile. Lui che era un medico ma più che delle sofferenze del corpo amava occuparsi dei problemi dell’animo.  Aliano, borgo della Lucania orientale, oggi meno di novecento abitanti perduti tra i Calanchi, conserva le spoglie mortali di un uomo costretto al confino in quella landa desolata ma, forse, condotto laggiù per uno strano disegno della Provvidenza. Cristo si era fermato ad Eboli, ricordava il titolo dell’opera che lo ha reso celebre, lui invece era arrivato lì, nel profondo Sud, costretto dalle leggi fasciste e aveva promesso di ritornarci. E così è stato. Perché quei volti affranti di uomini, donne e bambini consumati dalle preoccupazioni e dall’inedia, riprodotti su tele fortemente espressive e cariche di significato, gli erano rimasti n...
DANTE GIACOSA, SOGNI A QUATTRO RUOTE « Il bacillo della creatività e dell'inventiva mi ha accompagnato tutta la vita. Ho provato la gioia di risolvere problemi appassionanti. Mi sono esaltato a immaginare cose nuove e ho provato soddisfazione di vederle nascere e vivere di vita propria. Vedere il futuro tramutarsi nel presente, la fantasia farsi realtà, la mente irrequieta inseguendo nuove mete. Il pensiero sempre rivolto al tavolo da disegno ». Un foglio bianco, una matita e via, a realizzare piccoli sogni a quattro ruote, nel senso letterale del termine. Perché negli anni ‘50, quelli della “motorizzazione di massa” sulla scia del Miracolo Economico, possedere un’automobile era un lusso che potevano permettersi in pochi.  Servivano soluzioni geniali, per realizzare veicoli di qualità, a prezzi contenuti e a garanzia di eternità (almeno nelle intenzioni). Dante Giacosa fu in grado di dare forma a quei sogni. Piccole utilitarie con motore e trazione posteriori, quattro posti comodi ...
BUON COMPLEANNO, GIOVANNA! È ancora una ragazza. Quella ragazza bella, passionale e ferina che regalava baci e “pizze” con la stessa naturalezza nelle commedie degli anni ‘50, lasciandosi andare tra le braccia di aitanti fusti come Antonio Cifariello e Maurizio Arena o comandando a bacchetta mariti buoni e ingenui come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni. Giovanna Ralli  è tuttora legata a quel ruolo. Nelle vesti di attraente e verace popolana romana ha attraversato il cinema più bello, passando dalla commedia al dramma, dalle regie di Vittorio De Sica (col quale esordì a otto anni ne I bambini ci guardano )  e Roberto Rossellini a quelle di Gianni Franciolini, Luciano Emmer, Mario Monicelli e Ettore Scola, fino ad arrivare a Carlo Vanzina, Pupi Avati e Jasmine Trinca, che nel 2022 l’ha voluta nella sua opera prima da regista, Marcel! . Un ritorno al grande schermo nonostante l’annuncio ufficiale del suo ritiro, nel 2015.  Ma Giovanna Ralli, lo dicevamo, è stata ed è una...