RENATO CACCIOPPOLI, SREGOLATEZZA E CALCOLO
C'è sempre una soluzione, basta solo trovarla. E lui di soluzioni e di risoluzioni se ne intendeva. Renato Caccioppoli, il "matematico napoletano", aveva trascorso la sua esistenza tra genio e follia. Il genio del matematico, del docente universitario, del laureato a soli ventuno anni, e quello del musicista, pianista per diletto nei locali notturni della sua Napoli, vissuta fino all'ultimo bicchiere, all'alba, prima di presentarsi in frac all'Università di Napoli, per affabulare studenti e curiosi nelle sue leggendarie lezioni fatte di calcoli e umorismo.
Ma c'era anche la follia, quella di una vita vissuta in bilico tra ragione e sentimento, tra intelletto e cuore. La stessa follia che lo portò a puntarsi una pistola alla tempia e a "risolvere" l'equazione della sua vita un mattino del 1959. Una soluzione che nessuno che lo conosceva trovò così "inaspettata", ma frutto di una matura lotta tra la follia del genio e la sregolatezza del matematico che a centoventi anni dalla nascita voglio raccontarvi riproponendovi un articolo scritto qualche tempo fa. L'articolo è disponibile al seguente link:
https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2019/05/renato-caccioppoli-genio-e-follia-di-un.html
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