PRATOLINI, MALINCONICHE VITE
Le sue "Cronache" hanno fatto storia. Storia letteraria, grazie alla sua scorrevole e melanconica "penna", e cinematografica, grazie alle prodigiose cineprese di Zurlini e Lizzani che hanno portato sul grande schermo i suoi racconti più belli. Ma quei racconti lì, di giovani spensierati o sofferenti, di complicati rapporti fraterni (ispirati dalla prematura scomparsa di suo fratello Dario), di Resistenza e ribellione, Vasco Pratolini li ha tirati fuori dal suo quotidiano, dalla sua esistenza cominciata a Firenze centodieci anni fa, il 19 ottobre 1913, e conclusasi a Roma nel 1991.
Storie di gioie e di dolori, di speranze e di illusioni, di speranze e di paure di cui ho già ampiamente parlato due anni fa, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa. Ve le ripropongo qui di seguito, per ricordare al meglio un grande autore e la sua malinconica esistenza declinata in molteplici vite.
L'articolo è fruibile al seguente link:
https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2021/01/pratolini-cronache-dell-umanita.html
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