LUCIANO SALCE, HUMOR CON STILE
È passato un secolo dalla sua nascita e sembra passato altrettanto tempo da quel cinema così raffinato ed elegante, per quanto a volte grottesco. Chi può dimenticare il famigerato Fantozzi ragionier Ugo, un clown versione impiegatizia nato dall'estro di Paolo Villaggio e portato sul grande schermo per la prima volta nel 1975 proprio da lui: Luciano Salce. Forse i primi due film della saga (poi proseguita da Neri Parenti) sono quelli più famosi e apprezzati da pubblico e critica. Ma Luciano Salce, romano, allievo all'Accademia d'arte drammatica, compagno di studi di Gassman e di Squarzina, ha fatto parte di una generazione di artisti, registi e autori poliedrici.
Dal teatro, scritto e recitato - memorabile con la compagnia dei "Gobbi", accanto a Franca Valeri e Vittorio Caprioli -, alla televisione e al cinema, dove oltre ad apparire quale attore brillante, Salce realizzò vere pietre miliari della commedia all'italiana, come "Il federale" e "La voglia matta" con Ugo Tognazzi, o ancora "Il prof. dott. Guido Tersilli primario..." con l'immenso Alberto Sordi - sequel de "Il medico della mutua" di Zampa. Pellicole amatissime, tutte diverse tra loro ma accomunate da uno stile unico, fatto di raffinatezza ed humor. Qui di seguito trovate il link all'ampio articolo da me redatto ormai tre anni fa, nel trentennale della scomparsa. Un buon modo per omaggiare questo grande cineasta italiano. L'articolo è fruibile al seguente link: https://ilrestodelmarino.blogspot.com/2019/12/luciano-salce-fine-umorista-passati.html
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