LA DIFFERENZA SIAMO NOI: BUON ANNO!
Malinconia e paura. Credo siano questi i sentimenti che pervadono un po' tutti in queste ultime ore dell'anno. Perché la gioia, il buonumore a tutti i costi, il "trenino" di mezzanotte, i fuochi d'artificio, lo schiocco dei tappi di spumante servono solo a nascondere una sensazione comune: mo' che succede? Per carità, come diceva il buon Luciano De Crescenzo in un suo esilarante film, "è tutta una convenzione". Non è che domani mattina ci alziamo dal letto - rintronati dai bagordi del Veglione - e ci ritroviamo catapultati in un mondo diverso.
D'altra parte, Gianni Rodari, in una sua filastrocca, diceva con saggezza che il nuovo anno sarà il frutto della volontà dell'uomo. Però, però, premettendo che tutto ciò sia giusto, bisogna ammettere che l'idea di ricominciare daccapo suscita sempre un po' di strizza. Per quanto mi riguarda ho una grande paura. L'anno che ci stiamo buttando alle spalle mi ha lasciato un po' d'amaro in bocca. Pensare che sia arrivata la "fine" mi consola. Avevo molte aspettative su questo 2023 e sono state tutte deluse. Certo, ci sono stati anche dei bei momenti, il bilancio non è decisamente negativo, ma ci va molto vicino. Il problema è: cosa succederà adesso? Riusciranno i nostri eroi a ritrovare se stessi e a realizzare i propri desideri - per citare il titolo di un grande film con Nino Manfredi e l'Albertone nazionale -? La risposta è: boh? Onestamente sono un pessimista convinto. Nel senso che credo nel pessimismo come forma di esorcismo nei confronti del male. Chissà, pensare al peggio forse aiuta ad allontanarlo. L'unico modo per esorcizzare questa paura è credere: credere in quello che si fa e fare quello in cui si crede, sempre. Credere in un sogno, in un amore, in un progetto, in un ideale. Credere davvero nella massima "l'uomo artefice del proprio destino", con la certezza di assistenza che un vecchio detto promette, "aiutati che Dio ti aiuta". In altre parole, anno nuovo o anno vecchio non fa differenza. La differenza la facciamo sempre e solo noi. Buon 2024!
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