ANCHE QUESTO NATALE...COME QUARANT'ANNI FA!
"Anche questo Natale...se lo semo levato da 'e palle!". In queste parole, che hanno reso celebre - a dispetto di una ben più ampia e "alta" carriera - quel gentiluomo di Riccardo Garrone, si condensa il senso profondo di un film che ha compiuto quarant'anni e ciononostante continua ad essere uno spaccato autentico delle festività natalizie. Era il 22 dicembre 1983, quarant'anni fa, quando nelle sale italiane usciva "Vacanze di Natale", film commedia targato fratelli Vanzina e capostipite dei cosiddetti "cinepanettoni", sebbene a torto.
Il cast. |
Da Guino Nicheli, il "cumenda" milanese tutto affari e libidine, a Jerry Calà, cantante da pianobar e playboy di provincia ("Non sono bello ma piaccio"), passando per una affascinante Stefania Sandrelli, giovane moglie annoiata, fino al già citato Garrone nei panni dell'avvocato Covelli, sono tanti i volti in cui si specchiano vizi e virtù delle festività natalizie. E tra giovani ricchi e debosciati come Christian De Sica e borgatari "belli ma poveri" come Claudio Amendola (con Mario Brega e Rossana Di Lorenzo come genitori, per una romanità verace assicurata), è l'innevata e prestigiosa Cortina d'Ampezzo a fare da cornice a questa incantevole farsa all'ombra di un albero addobbato le cui luci, però, svelano contraddizioni e verità di una tradizione in cui la purezza del sentimento religioso ha lasciato spazio al consumismo e alla noiosa consuetudine che spinge l'abulico, laconico e annoiato Covelli a ringraziare il Cielo, durante il cenone della Vigilia, per essersi "liberato" di quella annuale routine.
Tra amori sinceri (Amendola e la bella Karina Huff), tradimenti, confessioni scioccanti (l'omosessualità latente di De Sica, che si fa beccare in compagnia di un ragazzo), una borghesia annoiata e snob (Stefania Sandrelli e l'insuperabile e dimenticata Rossella Como, nei panni della signora Covelli), "Vacanze di Natale" rivela ciò che tutti noi sappiamo e confermiamo ogni anno: la falsità che spesso si cela nelle nostre singole esistenze e si smaschera da sé in giornate come queste, in cui le famiglie si riuniscono e le persone rivelano la loro doppia natura.
La locandina del film. |
Una fotografia amara della società degli anni ottanta che Carlo ed Enrico Vanzina scattano senza pietà, consegnando alla storia un'istantanea autentica e "sempreverde", ancora oggi di grande attualità. Tra ironia e sentimento, tra serio e faceto e senza quella volgarità fuori luogo ed esageratamente ridondante (occhio a chiamarlo "cinepanettone"), "Vacanze di Natale" conserva la brillantezza della commedia italiana più elegante e raffinata, regalando non solo qualche sorriso ma soprattutto qualche minuto di riflessione su noi stessi e sulle nostre buone e cattive abitudini.
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