ANNA MARCHESINI: TRA GENIO E SREGOLATA IRONIA
Sarebbero stati settanta oggi. Pochi, considerando le odierne prospettive di vita, ma tanti se si considera l'immensa mole di personaggi, tra teatro e televisione, presentati sempre con quel sorriso di scherno proprio di lei e dei suoi allegri compari. Anna Marchesini ci ha regalato emozioni, ironia dissacrante, siparietti indimenticabili assieme a Massimo Lopez e Tullio Solenghi ai tempi di quel Trio che nessuno avrebbe mai voluto si sciogliesse, tra Dolores che invitava Pedro a bere qualcosa, e una Lucia Mondella particolarmente "sprint", accanto a una Monaca di Monza baffuta e un Renzo molto "swing".
Ma Anna non è stata soltanto questo. Ha scritto libri, poesie, pièce teatrali, ha interpretato Aristofane e Cechov, tra l'Eliseo di Roma e il Piccolo di Milano. Di certo noi ricordiamo maggiormente le parodie del Tg1, l'ammiccante psico-sessuologa (magistralmente resa da chi si era laureata per davvero in Psicologia, prima di diplomarsi all'Accademia d'arte drammatica), ma non si può dimenticare la completezza di una attrice che, al pari dei suoi "soci", ha cominciato in palcoscenico e lì ha sempre dato il meglio di sé. Però sarebbe ingiusto anche rinnegare il resto, il genio, la sregolata ironia e l'incredibile forza, artistica e umana, conservati fino alla fine dei suoi giorni, quando la malattia, nel 2016, la strappò troppo presto alla vita ma non al successo. Perché quello, Anna lo ha sempre avuto e lo conserva. Come noi il suo ricordo.
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