ELLE, ÉDITH
«Non, rien de rien / Non, je ne regrette rien». Non rinnegava nulla, Édith Piaf. Malinconica ed esistenziale, come la Parigi dove nacque, partorita dalla madre su un marciapiede il 19 dicembre 1915, e dove il suo talento la mise in luce come una delle voci più belle. Passionale e appassionata, amica di cantanti, attori, drammaturghi e intellettuali, madrina della Francia con "La vie en rose", il brano che la consacrò al successo internazionale.
Dalla miseria delle origini - girovaga a seguito del padre circense - al turbinio di musica, successi, letteratura e amori, tanti amori. Da Yves Montand al giovanissimo Théo Sarapo, secondo e ultimo marito, suo sostegno durante la malattia, che se la portò via sessant'anni fa, il 10 ottobre 1963. Ma lei non rinnegava nulla. Sogni, speranze, delusioni, successi l'avevano vista sempre lottare. E nella sua musica, nelle sue melodie, Elle, Édith, continua a farlo.
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