LILIANA DE CURTIS: AMORE DI FIGLIA
Sarebbero stati novanta oggi, se non fosse volata via undici mesi fa. Però possiamo capirla. Manca tanto a noi il suo "babbo", figuriamoci a lei, in cui egli era impresso in "carne, ossa e cartilagine". Liliana De Curtis, nobile figlia di cotanto padre Totò, se ne sta Lassù, accanto a lui, probabilmente a raccontargli quanto fatto in vita per mantenerne viva la memoria. Possiamo mai dimenticarla? Direi proprio di no, anche perché sarebbe ingiusto. Sarebbe ingiusto dal momento che lei, bella, brava e umile, ha sempre cercato di conservare vivo tanto Totò quanto Antonio De Curtis, le due personalità di un piccolo grande uomo che ha fatto tanto per lo spettacolo italiano e che, ahimè, in vita non è mai stato tanto considerato.
Allora lei, figlia prediletta, donna bella e affascinante, forse ancor di più nella maturità, decise di consacrare la sua vita di attrice mancata - Totò, che Dio l'abbia in gloria, era geloso e preferiva si mantenesse lontano dalle "perdute" scene - a custode della vita e delle opere del genitore. Programmi televisivi, spettacoli teatrali, libri, manifestazioni pubbliche e private. Tutto quanto era necessario per tramandare ai posteri le gesta del guitto Totò e del "Principe" Antonio De Curtis, "dalla miseria finta alla vera nobiltà" - per fare il verso al "suo" Sciosciammocca portato sul grande schermo per la regia di Mario Mattòli settant'anni fa (era il 1953). Ottantanove anni di vita, quella di Liliana De Curtis, spesa per il bene della nazione. E se a qualcuno può sembrare "esagerato", sottolineo che il lascito di Totò, in battute, personaggi, film e opere di rivista e avanspettacolo tra locandine e fotografie, rappresenta una delle grandi ricchezze culturali del nostro spettacolo italiano. L'amore di una figlia per mantenere accesa la fiammella di un grande artista, di per sé indimenticabile, ma conosciuto ai più anche grazie alla sua opera di "evangelizzazione". Ricordiamocelo, ricordiamocelo ogni qual volta si parla di Totò, ogni qual volta vediamo un suo film, quando partecipiamo a un mostra a lui dedicata, o semplicemente quando pensiamo a lui. Varrà come un grazie, un grazie sincero che uniamo a un augurio nel giorno del suo compleanno.
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